A un certo punto del concerto Veronica Lucchesi si rivolge al pubblico affermando che il nuovo album de La Rappresentante di Lista s’intitola “Giorni felici”, ma non sono sempre felici i giorni che stiamo vivendo. Sono giorni densi, complicati, sia per quanto sta accadendo nel mondo (in un altro momento dello spettacolo urlerà anche “Palestina libera!”) sia perché la cantante starebbe attraversando un periodo poco sereno. Veronica afferma di essere determinata a non confondere la felicità con l’allegria: intende essere felice di vivere i propri momenti tristi, senza sentirsi costretta ad apparire sempre sorridente e perfettina. Scrosci di applausi, che arrivano copiosi anche quando, per introdurre “Questo corpo”, inneggia alla bellezza dei corpi di ognuno di noi, una bellezza troppo spessa non rispettata, martoriata, deturpata, per le violenze, gli abusi, le guerre. Non parla troppo con il pubblico, Veronica, ma quando sceglie di fare un intervento si dimostra sempre centratissimo. Questo è un tour pensato per divertirsi, per trascorrere un’ora e mezza di lieve disimpegno, ma anche per fermarsi di tanto in tanto un attimo a riflettere, tutti insieme.
Se Veronica è la cantante che tutti ormai conoscono bene, di cui le potenzialità sono ben note, è invece per molti una sorpresa Dario Mangiaracina, l’altra metà del duo: non è un caso se la Lucchesi, mentre si procede con le presentazioni di rito della band, rivolgendosi al pubblico esclama: "La Rappresentante di Lista è lui", indicando per l’appunto Dario. Istrionico intrattenitore, abile chitarrista, discreto cantante, Mangiaracina resta a tratti in ombra al cospetto della dirompente presenza della Lucchesi, ma quando si ritaglia i suoi spazi non delude, in particolare in occasione della scossa punk di “Cattivo”, che chiude il primo bis, e quando - pochi istanti dopo - si presenta sul palco imbracciando il sassofono per “Siamo ospiti”. E’ una piacevole sorpresa anche lo sviluppo del set, che si presenta meno glam-fluid rispetto al coloratissimo tour precedente. Meno piume e lustrini per lasciar spazio a un atteggiamento che ricorda ancor più quello di una solida indie-rock band, con spesso tre chitarre sul palco, a sottolineare la volontà di non farsi etichettati in maniera troppo frettolosa come effimero progetto electro-pop.
Scorrono le divertenti canzoni di “Giorni felici”, con il set che nella prima parte ripercorre la tracklist dell’album. E’ uno dei frangenti più divertenti del live, col pubblico che balla sule note de “La città addosso” e “Paradiso”, perfect pop song diventata in tempo reale un classico del gruppo. Si sente l’eco dei primi Baustelle, per via dei ritornelli killer e della matrice electro, ad esempio in “Giorni felici”, ma anche di certo rock alternativo anni Novanta (“Ho smesso di uscire” si piazza a metà strada fra i Placebo e gli Smashing Pumpkins di “1979”).
“Guardateci tutti” rappresenta invece uno sguardo verso i primi anni di vita della band, quando un successo di così vaste dimensioni, e ben due apparizioni a Sanremo, potevano apparire soltanto come un sogno irraggiungibile. E invece i grandi successi sono arrivati, in parte anche grazie al Festival, che ha assicurato la giusta vetrina per promuovere il trascinante funky di “Ciao Ciao”, che stasera chiude la prima parte dello show, e “Amare” che arriva in versione acustica nel primo bis, subito dopo “Resistere”, con solo Veronica e Dario sul palco, seduti, in un momento di grande intimità condiviso col pubblico.
A chiudere il set provvedono due intensissime versioni di “Siamo ospiti” e “Mina vagante”, entrambe estratte da “Bu Bu Sad” (2015). Il crescendo di “Mina vagante” toglie il fiato – ricordando i Beach House di “Bloom” - e sancisce la conclusione della serata.
L’intero tour promozionale a supporto di “Giorni felici” volge al termine. Dopo l’appuntamento consumato all’interno dell’Atlantico di Roma, restano soltanto tre date consecutive al Candelai di Palermo, dove Dario gioca in casa. Sono state però già annunciate, pochi giorni fa, le date dell'Happy Days Tour 2025, un nuovo giro di serate che il prossimo anno porterà La Rappresentante di Lista in giro per L’Europa. Otto le tappe finora previste: Lugano (5 aprile, Studio Foce), Vienna (7 aprile, Flucc), Monaco (9 aprile, Backstage Club), Berlino (10 aprile, Frannz), Colonia (11 aprile, MTC), Bruxelles (12 aprile, Pilar VUB), Londra (14 aprile, Dingwalls), Parigi (17 aprile, B. Noire).