Michael Stipe porta a Milano la sua mostra "I have lost and I have been lost but for now I'm flying high"

di Redazione di OndaRock
14-11-2023
Arriva a Milano la mostra personale di Michael Stipe, "I have lost and I have been lost but for now I'm flying high". L'inaugurazione è in programma il 12 dicembre, presso la Fondazione Ica. Il progetto espositivo, curato da Alberto Salvadori e pensato appositamente per l'occasione, presenta il lavoro di Stipe, artista visivo poliedrico e iconico leader dei Rem.
In mostra una selezione di opere inedite che tracciano un percorso nella produzione artistica di Michael Stipe, offrendo una riflessione originale che intreccia i concetti di omaggio e vulnerabilità. Il corpus dell'opera dell'artista georgiano ha nel ritratto il fulcro della sua ricerca, interpretato attraverso un ampio ventaglio di linguaggi espressivi che spaziano dalle fotografie a copertine di libri, dalle ceramiche alle sculture e alle opere audio.
Negli spazi della mostra – che chiuderà il 16 marzo 2024 – sarà inoltre disponibile per l'acquisto il libro fotografico di Stipe "Even The Birds Gave Pause". Le prenotazioni – via DICE – per l'accesso sono attive da lunedì 13 novembre 2023 fino a esaurimento posti.
Nel frattempo, l'atteso album d'esordio di Stipe, previsto proprio per quest'anno, pare sfumato. A proposito dei Rem, va invece avanti la serie di ristampe dei loro album: ultimo della serie "Up", che lo scorso 26 ottobre ha compiuto 25 anni, ed è stato riedito in una nuova versione con l'aggiunta di 11 brani registrati live al Palace Theatre di Los Angeles sul set di "Party Of Five", la serie tv con Neve Campbell, Jennifer Love Hewitt e Matthew Fox.

Il titolo della mostra evoca una dichiarazione dell'artista statunitense che identifica nella vulnerabilità una vera e propria forza propulsiva. A partire dalla dimensione caotica che connota la nostra contemporaneità, la vulnerabilità diventa per Stipe una presenza da accogliere, custodire e impiegare come strumento per trovare nuove strade da intraprendere. La potenza insita nella vulnerabilità emerge nella mostra dalla lettura e interpretazione della poesia "Desiderata" di Max Ehrmann (1927), nella quale si invita il lettore a creare, modellare, inventare una nuova calma, nata dall'accettazione della propria fragilità e dalla ricerca costante di una propria dimensione di serenità.
Spiega Michael Stipe in un dialogo con il curatore pubblicato nel booklet della mostra: "La vulnerabilità diventa un superpotere in questa dinamica. Una mappa che descrive le difficoltà del nostro presente mettendo in luce nuove opportunità e una rinnovata comprensione della nostra importanza, non solo per noi stessi, ma anche per coloro che ci circondano, per le nostre comunità, per il nostro mondo. In questo momento scelgo di concentrarmi sul bene più prezioso, sulla brillantezza, sulla bellezza e sulla giocosità della vita. Ho perso e mi sono perso, ma per ora sto volando alto".

Il percorso espositivo concepito per Fondazione ICA Milano offre così una ricognizione nell'universo creativo di Michael Stipe, definendolo nel suo insieme un grande autoritratto composto per singoli ritratti. Le sculture in mostra sono un omaggio agli artisti che hanno contribuito a plasmare la sua visione, tra i quali spiccano Constantin Brancusi, Marisa Merz e una copia romana di un'antica scultura greca. Nel loro insieme, i lavori restituiscono un'impressione del momento di passaggio in cui ci troviamo. L'artista di Athens declina le opere attraverso diverse modalità di costruzione formale che vedono da un lato l'utilizzo della rappresentazione analogica – particolarmente evidente nelle sculture realizzate a mano – dall'altro un percorso di creazione completamente digitale, presente attraverso oggetti di produzione industriale allestiti in mostra.