DJ Logic

The Anomaly

2001 (Ropeadope Records) | nu-jazz, hip-hop, turntablism

Entrato in contatto con la cultura hip-hop intorno alla metà degli anni Ottanta, Jason Kibler scelse di dedicarsi all'arte del turntablism, diventando in poco tempo, e con il nome d’arte di DJ Logic, un vero mago dello scratch e della manipolazione dei suoni. Man mano che la sua fama cresceva, propagandosi anche al di là degli ambienti newyorkesi, divennero sempre più frequenti le collaborazioni con altri musicisti, soprattutto con quelli interessati a una combinazione di tecniche hip-hop e jazz. Nel suo primo disco, "Project Logic" (1999), utilizzò la propria perizia al giradischi in session improvvisate registrate insieme al bassista Melvin Gibbs, al batterista Skoota Warner e a una manciata di altri collaboratori.

Sul successivo "The Anomaly", il salto di qualità fu così netto che, a tutt’oggi, questo lavoro continua a rappresentare il suo picco creativo. Coadiuvato da ben quattordici musicisti (tra cui John Medeski, Vernon Reid, Casey Benjamin e Chris Wood), che portarono in dote organi, sassofoni, trombe, tastiere, flauti, chitarre, violini, percussioni, conga, vibrafoni e finanche una tabla e un Didgeridoo, Kibler realizzò una fusione sonora in cui l'arte del turntablism sposa l'improvvisazione jazz in composizioni innovative e sempre godibilissime all'ascolto.
Lungo le sue quindici tracce (per un'ora e poco più di musica), scorrono vibrante soul-rock (“French Quarter”), jazz cinematico infarcito di break (“Black Buddah”), visioni davisiane su tappeti poliritmici (“Ron’s House”) o proiettati su fondali anarco-industriali (“Miles Away”), disimpegni jazz-folk (“Michelle”), groove funk con gli steroidi (“Bean-E-Man”), ballabili dal respiro esotico (“Soul Kissing”) ed esperimenti dub nella savana (“Afronautical”).

Il momento più sperimentale è sicuramente “Hip-Hopera”, in cui l’arte del turntablism incrocia la grandeur di un’opera lirica aliena. In quello più lungo, “Drone”, tutti gli strumenti vanno di jam intergalattica e poi declinano robusto jazz-hop con tanto di violoncello sullo sfondo.

(01/10/2020)

  • Tracklist
  1. French Quarter
  2. Black Buddah
  3. Ron's House
  4. Michelle
  5. Frequency One
  6. Tih Gnob
  7. Bean-E-Man
  8. Who Am I?
  9. Soul-Kissing
  10. Afronautical
  11. The Project(s)
  12. Hip-Hopera
  13. An Interlude
  14. Miles Away
  15. Drone


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