Notwist

Neon Golden

2002 (City Slang) | electro-pop

Legare aspetti opposti, apparentemente inconciliabili, distanti, troppo distanti per poter immaginare un’unione. Frase banale e scontata, anche e soprattutto riguardo la musica, ma soprattutto sbagliata. E’ possibile trovare punti di contatto fra l’elettronica tedesca e un certo cantautorato folk americano? Certo, così come è possibile unire il ghiaccio più freddo alla luce più calda. Ed è un’immagine meravigliosa quella che verrà realizzata, mischiando sensazioni fino a oggi tenute colpevolmente separate. Se qualcuno considera questo discorso contorto o addirittura folle può tranquillamente avvicinarsi a "Neon Golden" dei Notwist. Tutti i suoi dubbi scompariranno e non ci vorrà molto tempo…Basteranno pochi secondi, i primi attimi di “One Step Inside Doesn’t Mean You Understand” e capirà che la presunta follia irrazionale è una splendida realtà concreta. Come splendida è la storia di un gruppo che, partito dall’hardcore, ha sfiorato il jazz e quello che è stato definito il nuovo kraut-rock, per poi porsi in un territorio vago, privo di confini identificabili.

Molto più vicino alla forma-canzone rispetto al precedente “Shrink”, “Neon Golden” mantiene alcuni aspetti sperimentali che, però, tendono a confondersi con aperture pop raffinate ed eleganti. Sfruttando perfettamente la soffice e lievemente afflitta voce di Markus Acher, i Notwist realizzano dipinti in chiaroscuro, con una soffusa malinconia sempre presente in sottofondo. Spesso minimali, le trame si basano su campionamenti e archi, su fiati e beats elettronici intriganti. Le impressioni generate sono simili a sussurri, non si sente alcun bisogno di urla e grida rabbiose. Dalla semplicità accattivante di “Pilot” alla incessante sensualità di una “This Room” che potrebbe ricordare i Radiohead post “Kid A”, non si riescono a individuare episodi minori: tutti e dieci le tracce racchiudono schizzi di una spontanea e sincera genialità. “Pick Up The Phone” penetra velenosamente in chi l’ascolta, racchiudendo al suo interno un elettronica ricercata e schegge classicheggianti, mentre la title track testimonia con quale attenzione la band tedesca abbia ascoltato e rielaborato l’animo più puro del country a stelle e strisce. Ed è limitativo descrivere solo alcuni brani, perché ogni traccia di “Neon Golden” ha una storia unica, differente da quella che la precede e, per questo, assolutamente complementare.

E’ la perfezione del particolare, sempre privo di eccessi, a impressionare. Tutto è stato curato, nulla lasciato al caso. Ma non con l’aspirazione di voler apparire, semplicemente col desiderio di esistere. Incontrollabili e privi di etichette: è impossibile inserirli in un genere. Questa la straordinaria forza dei Notwist, destinati ad abbagliare molto più, immaginiamo, di quanto fosse nelle loro intenzioni originarie. Assolutamente imprescindibili.

(04/11/2006)

  • Tracklist
  1. One Step Inside Doesn't Mean You Understand
  2. Pilot
  3. Pick Up The Phone
  4. Trashing Days
  5. This Room
  6. Solitaire
  7. One With The Freaks
  8. Neon Golden
  9. Off The Rail
  10. Consequence
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