Muse

Absolution

2003 (Taste)
pop-rock

Qualcuno potrà anche rimanere stupito, ma attendevo molto questo disco. I Muse non sono che l'ennesimo gruppo inglese di rompiballe con la chitarra; affermazione sicuramente vera, però, a parere di chi scrive, il gruppo aveva manifestato nei dischi precedenti una potenzialità enorme, assolutamente imparagonabile a qualsiasi altro gruppo di mainstream attuale, comprese band più celebrate e considerate.

I pezzi dei Muse, anche quelli meno riusciti, erano pervasi da un senso incontenibile di dramma apocalittico, da una profondità sostanziale, da una forza esistenziale informe ma di lirismo stupefacente. Quello che mancava era la forma, il controllo, la ratio. Quello che mancava era il superare la barriera prima mentale che musicale del fare musica per ragazzini brufolosi, era la grandezza del disegno e della progettualità. Per me i Muse possedevano una Ferrari, ma la guidavano nel cortile di casa. Per me, potevano diventare la più grande band popolare del loro tempo. Per questo attendevo questo disco.

Dopo una intro inutile parte "Apocalypse Please", pezzo tirato retto in retrovia da un accordo elementare di piano, con la voce di Bellamy che come al solito tende in progressione e gioca in falsetto, pochi accordi di tastiere minimali alla Philip Glass. Pezzo sincopato dalla struttura scheletrica ma di buon impatto. Come al solito, però, è la voce che sorregge il brano mentre la parte strumentale arranca un po’.

La successiva" Time Is Running Out" è un pezzo tutto sommato simile, ma gode di una progressione mozzafiato rovinata da un coretto indegno in coda allo zenit emotivo del brano. Rallentiamo con " Sing For Absolution", pezzo compositivamente più solido, decisamente melodico con finale in crescendo, forse un po’ troppo urlato, ma tutt' altro che disprezzabile. "Stockholm Syndrome" prova degli inserti quasi heavy senza convincere, c' è una ricerca ostentata del “wall of sound”, ma tra l' altro cominciamo un po' ad annoiarci di Bellamy, sempre sull'orlo del collasso con l'ugola appesa al microfono. Pezzo inutile.

"Falling Away With You" ha un inizio voce e acustica che ben presto accelera, per poi riprendere la linea melodica primitiva. Quello che manca è proprio la struttura compositiva, che risulta inconsistente. Tralasciamo "Interlude", 30 secondi di rumore , per proseguire con "Hysteria", pezzo chitarristico che riprende un po' "Stockholm Syndrome", con l'aggravante di un ritornello adatto ai cori da stadio. "Black Out" ci stupisce un po' per la sovrabbondante presenza di archi: pezzo malinconico, magari non travolgente, ma suggestivo.

Stiamo disperando di tornare almeno alla qualità dei primi brani ed ecco " Butterflies And Hurricanes", forse il pezzo migliore del disco, solita progressione, ma rinvigorita e raffinata da un ottimo ed eclettico gioco strumentale, con la sezione ritmica che riesce a oltrepassare i limiti di un accompagnamento granitico ma un po’ ottuso e inserti pianistici che sembrano veramente rubati a Gershwin. Un pezzo ridondante e decadente, ma veramente notevole. Che sia solo un 'illusione, però, lo dimostra la successiva "The Small Print", solito e sterile scintillar di muscoli e rotear di spade. "Endlessly "è un riempitivo così come "Thoughts Of A Dying Atheist", che per lo meno ha il pregio di una ritmica ballabile e divertente. Colpo di coda finale con "Ruled By Secrecy", lenta, al piano, suadente e malinconica.

Considerazioni finali: disco alterno, non da buttare ma sostanzialmente una grossa delusione; se mi passate la metafora i Muse non hanno un cervello all'altezza del loro cuore, compositivamente non vedono al di là del loro naso e forse non ne hanno i mezzi, pur non essendo complessivamente peggio di molti gruppi che magari godono di miglior stampa. Continuo residualmente comunque a pensare che se dovesse uscire un capolavoro nei prossimi anni potrebbe essere dei Muse. Forse hanno bisogno di una produzione illuminata. Forse mi illudo. Forse sono solo il solito gruppo inglese di mediocri rompiballe con la chitarra...

29/10/2006

Tracklist

1 Intro
2 Apocalypse Please
3 Time Is Running Out
4 Sing For Absolution
5 Stockholm Syndrome
6 Falling Away With You
7 Interlude
8 Hysteria
9 Blackout
10 Butterflies & Hurricanes
11 The Small Print
12 Endlessly
13 Thoughts Of A Dying Atheist
14 Ruled By Secrecy

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