Linea 77

I Linea 77 sono gli alfieri italici del crossover in terra straniera. Da qualche tempo su Erache, da qualche tempo, probabilmente, la rock band nostrana più famosa all'estero. Sarebbe facile sparare sulla croce rossa, affermando che il gruppo di Venaria è triste depositario di uno stile passatista, che ha da tempo espresso tutto ciò che aveva da dire in termini di freschezza e innovazione(?), forse mai veramente a fuoco se non quando portato alla ribalta delle cronache rock da gente del calibro di Rage Against Machine e Faith No More. E perché allora cadere nei facili cliché snobistici della critica più pseudo colta e intransigente?

In realtà "Avaible For Propaganda" è un ottimo prodotto di "alternative mainstream rock", studiato per un target ben definito,a cui non mancherà di elargire soddisfazioni in termini di good vibrations metallose. Il lavoro può fregiarsi della collaborazione di Dave Collins, già al lavoro con personaggi della risma di Madonna, Alice Cooper, Bruce Springsteen, Black Sabbath e Soundgarden tra gli altri, e che ha supportato la band nelle masterizzazioni, a testimonianza dello status ormai acquisito.

Ma veniamo al nocciolo della questione, l'album. I Linea 77 hanno eretto il proprio suono su solide basi hardcore-melodiche, cantato proto-rap, ma fermandosi un attimo prima di infognarsi nei pantani nel nu-metal. In "Available For Propaganda", come da copione, i nostri picchiano dall'inizio alla fine, senza un attimo di respiro. "Fist" è un pugno nello stomaco, tanto per cominciare, veloce e ferale, ma con un appeal melodico che non mancherà di colpire il fan Mtv-lobotomizzato. E così di filato proseguendo tra le epilessi hardcore di "But I Thought Everything Was Alright" il funk-metal di "ADHD", il lavoro scivola via piacevolmente, dando che sensazione che laddove non arrivi la creatività, è il mestiere a rimediare.
Un album adrenalinico e divertente.