Per quanto riguarda il repertorio, non si tratta di brani registrati durante il solo tour del 2005, ma di un assemblaggio di varie registrazioni live (alcune anche con Dave Grohl, ascoltare "Song For The Dead" per credere), ma comunque è garantita una certa compattezza dalla solidità del materiale: si inizia con una sempre stellare e pulsante "Go With The Flow", per poi ripercorrere i fasti di "Regular John", potente e precisa, uno dei loro migliori riff. "Monsters In The Parasol", dall'osannato R, splende decisamente di più qui che nella pallida versione in studio, mentre "Tangled Up In Plaid", uno dei momenti più godibili del loro recente "Lullabies To Paralyze", riesce sempre a far spuntare un bel sorrisone, anche se l'esecuzione non è impeccabile (soprattutto dal punto di vista vocale). Segue una vivace ma non essenziale versione di "Little Sister", per poi ritornare indietro al primo album con "You Can't Quit Me Baby", mastodontica e delirante, mentre "I Wanna Make It With Chu" viene direttamente dal vol.9 delle "Desert Sessions" di Homme e soci.
"Leg Of Lamb" è offerta in una versione più pensosa e cupa dell'originale, come si può dire anche di "I Think I Lost My Headache". L'impenetrabile "Mexicola", dal primo album è servita in una versione mozzafiato, anche se con qualche imprecisione, mentre "Burn The Witch" è trascurabile come sull'album. "Song For The Dead" è qui in una versione caotica e spettacolare, lunga quasi otto minuti, come "No One Knows", uno dei loro classici, presente però in una esecuzione non proprio imperdibile. Anche "Long Slow Goodbye" passa i sette minuti, preceduta com'è da un'introduzione chitarristica cazzeggiata ma divertente.
Tutto sommato, anche se non sempre le esecuzioni sono memorabili, si tratta di un buon compendio dello stile dei Queens, in una dimensione a loro sicuramente congeniale, nella quale il loro stoner-pop (mi sia concessa questa definizione non per forza spregiativa) assume connotati di acidula grandiosità. Un buon documento.
(31/10/2012)