Röyksopp

Röyksopp's Night Out - Live Ep

2006 (Virgin)
electro

Da qualche mese su questo sito c'è una recensione di un concerto dei Röyksopp. Dice che è stato un signor concerto, ma come fate a sapere se è la verità? In effetti il diabolico recensore avrebbe potuto bellamente approfittare del fatto che voi non c'eravate per riempirvi di storielle inventate. Come porre rimedio a tutto ciò? Beh, ci hanno pensato i Röyksopp stessi pubblicando un corposo Ep dal vivo e mettendo così fine allo strapotere del recensore. Quaranta minuti per raccontare la verità della musica suonata e spazzare via l'affabulazione della musica raccontata.

E prendendo in mano il cd si scopre innanzitutto che la storia dell'abbigliamento in stile Kraftwerk non era una bugia: ci sono tre o quattro foto nel libretto a testimoniare, mentre altre ritraggono la cassettona gonfiabile, l'essenziale strumentazione, nonché Anneli Drecker dei Bel Canto, che li ha accompagnati per tutto il tour nonostante il pancione. Più, naturalmente, gli ospiti della serata di Oslo, quella in cui questo disco è stato registrato (eh sì, il disco live viene meglio se fatto in casa).
La scelta dei brani è astuta: ci sono praticamente tutti i singoli (un peccato che manchi "Eple"), e a completare una strumentalona, un quasi inedito di razza e una cover che non ti aspetti. Curiosamente assente la traccia che dà il nome all'Ep e apriva i concerti, ma non è poi così grave.

Il suono si fa ovviamente più "live", più analogico, forse anche più umano. E infatti questo disco può sembrare un bootleg, senza tanti fronzoli e furberie di studio, sfrontatamente non privo di difetti, legati soprattutto a performance vocali non sempre eccelse. Se questo era quasi ovvio aspettarselo da Svein e Tørbjorn, stupisce un po' di più quando a zoppicare sono (fior di) vocalist di professione. Anneli Drecker, soprattutto, sembra molto più a suo agio su "Sparks" che non su "What Else Is There?". D'accordo, la prima è nata per lei e la seconda no, però…
Non delude affatto, invece, il canto del sempre ottimo Chelonis R. Jones. Su "Go Away", sentita solo sull'edizione limitata di "The Understanding", anniottanteggia da par suo, completamente a suo agio in un movimentato synth-pop baciato dalla grazia: la sorpresa più bella dell'album. E un'ulteriore dimostrazione che, se qualcuno lo aiuta con la musica, Chelonis è un performer straordinario.

"Remind Me" nella versione "pompata" del singolo e "Poor Leno" nel mix "Istanbul Forever" sono i pezzi da ballare con anima e corpo, le cartoline di questo autunno passato a far sudare l'Europa. Anche la "Sparks" che le divide tende a movimentarsi. Certo, riversando queste tracce su disco si perde un po' della concitazione e dell'atmosfera che solo l'esserci sa creare, ma funzionano bene comunque.
Poi si chiude con una "Alpha Male" in trance e la cover a sorpresa: "Go With The Flow" dei Queens Of The Stone Age. Avete mai pensato alla possibilità che l'elettronica nordica adottasse lo stoner del deserto? Noi no, ma eccola realizzata. I Röyksopp piegano Homme e Olivieri al proprio volere e l'oggetto, per quanto bizzarro, vibra fino a "Teppefall", la musichina dei ringraziamenti.

A volte gli album dal vivo sono un po' di troppo, vuoi perché prematuri, vuoi perché semplicemente inutili. Questo, invece, ci voleva.
E poi dimostra che quando recensisco i concerti non vi racconto frottole.

22/12/2006

Tracklist

  1. What Else Is There?
  2. Only This Moment
  3. Remind Me
  4. Sparks
  5. Poor Leno (Istanbul Forever Take)
  6. Go Away
  7. Alpha Male
  8. Go With The Flow
  9. Teppefall