Jaime Meline aka El-P, El Producto, già Company Flow, rapper e producer di quelli che dal vecchio fanno nascere il nuovo e il nuovo suona come fosse lì da sempre: bastava alzare il lenzuolo.
Questa è la seconda prova a distanza di cinque anni dal debutto solista con "Fantastic Damage" e, a chi se lo fosse perso, basti sapere che se di dischi così ne uscissero uno all'anno, sarebbe un mondo meraviglioso. Questo album porta avanti il discorso con molte parole e molto rumore, tipico "registered mark" del nostro, a riprova che a sedersi sugli allori siamo bravi tutti, ma tirare fuori dal cilindro un disco così bisogna essere, se non fenomeni, decisamente una spanna sopra alla media.
Flow hardcore e basi assassine, la recensione potrebbe concludersi qui, ma significherebbe dipingerlo come un disco hip-hop fatto bene, mentre "I'll Sleep When You're Dead" è un album che si rifà ai Nine Inch Nails, con tanto di ospitata di Trent Self Destruct Reznor, tanto quanto a certo sludge-metal, senza passare dal crossover, come in "Up All Night", autentica perla paranoide con drumming ossessivo e rappato incendiario.
L'imperativo è distruggere, e Meline ha una consapevolezza nel mostrare la sua arte nel disintegrare il ritmo degna di una compagnia di demolizioni: è un rullare continuo dal principio assieme ai due Mars Volta, che miracolosamente non rovinano nulla, in "Tasmanian Pain Coaster" (concedendosi anche una citazione pop da "Fuoco cammina con me" di David Lynch) fino alla chiusura di "Poisenville Kids No Wins", con una Cat Power al servizio delle tinte cupe che assalgono e aggrediscono la canzone, facendosi valere in un territorio non suo, che si rifà alle nenie logoranti dei Dalek: un duetto improbabile che fa tanto Jay Z e Beyoncè, giusto meno nero e decisamente più indie.
In mezzo, c'è un mondo di sostantivi, aggettivi, pronomi e verbi, lasciati andare a ruota libera come un girone infernale: El-P morde tutto e tutti, dalle sclerosi della nuova America post 9/11, agli show televisivi, passando per Mtv e, in poche parole, tutta la meravigliosa merda che gli Usa producono. "Drive" è il bignami di ogni giovane rapper, se c'è ancora qualcuno che l'hip-hop lo sa fare come si comanda è proprio in questa canzone, che con un beat secco e metallico e un flow magistrale mette in riga proprio tutti.
Dalla scuderia Def Jux appare un altro che, in tema di doppia H, ha da dire molto: Aesop Rock, e in coppia con El-P in "Run The Numbers", fa passare cinque minuti scarsi di idillio tamarro, con drum-machine impazzita e toni sacrali in chiusura, perché sarà pure una formula già sentita, ma quando la classe non è acqua la qualità rimane alta e per molti un miraggio.
L'ultima menzione, breve, non è per l'ultima canzone, ma per "The Overly Dramatic Truth", e se questa non è classe beh, ditemelo voi dove cercare, perché El-P questa volta ha superato tutti, incluso sé stesso.
28/03/2007
1. Tasmanian Pain Coaster (feat. The Mars Volta)
2. Smithereens (Stop Cryin)
3. Up All Night
4. EMG
5. Drive
6. Dear Sirs
7. Run the Numbers (feat. Aesop Rock)
8. Habeas Corpses (Draconian Love) (feat. Cage)
9. The Overly Dramatic Truth
10. Flyentology (feat. Trent Reznor)
11. No Kings
12. League of Extraordinary Nobodies
13. Poisenville Kids No Wins / Reprise (This Must Be Our Time) (feat. Cat Power)