Poteva forse mancare un disco a firma Friedberger nell’anno di grazia 2007? No, certo che no. “Widow City”, questo il titolo del nuovo lavoro su lunga distanza dei Fiery Furnaces, è forse il primo lavoro del dopo-epoca d’oro degli eccentrici di Chicago, quello che segna una demarcazione tra i grandi album di studio (il disco della nonna e il classico “Blueberry Boat” su tutti) e un periodo di accomodamento interlocutorio, di cui il progetto solista di Matthew (“Winter Women/ Holy Ghost Language School”) costituiva precisa anticipazione.Ora i Furnaces, pur mantenendo costanti interesse, densità e complessità d’insieme, accusano una flessione per quanto riguarda l’ispirazione vera e propria. Non curano l’album in quanto tale (pure il concept è deficitario), ma concentrano l’attenzione sui brani singoli, e disperdono l’organicità (cosa, questa, che si riflette anche nei brani stessi).
Evidenti sono anzitutto le mini-jam elettrificate di “Clear Signal From Cairo” e “Navy Nurse”, forse il vero fattore di novità dei Furnaces 2007. “Clear Signal From Cairo” si propone con un passo pesante, quasi heavy-metal, che muta di colpo nella cantilena nevrastenica di Eleanor (alla Zombies) e delle tastiere, quindi espone il consueto repertorio di variazioni sfuggenti (pure scivolate di chitarra in stile Canterbury). “Navy Nurse” ha un tema duro, quasi stoner, che dopo poco s’inceppa e dà luogo a un’instabile melodia (incorniciata da tastiere raddolcite), che a sua volta si tramuta in disco-punk sincopato e in balladsognante, dove Matthew ha modo di sbizzarrirsi coi timbri di tastiera.
Pregevole è anche “The Philadelphia Grand Jury”, il grand-opening dell’album: fraseggi di chitarra su batteria spezzata, toni sardonici da Zappa inizio 70 (come all’epoca, una presa per i fondelli dell’hard-rock), nursery-rhyme di Eleanor su spigolature di chitarra, un tema fiatistico da fiaba su base hip-hop, e una finale palude strumentale con strappi a due (chitarra-tastiera).
Le tracce brevi spesso non arrivano ai tre minuti di durata. “Uncle Charlie”, la più spiritosa, comincia con un numero da circo di batteria a impostare una corsa di punk progressivo nervoso e involuto che diventa marcia mostruosa e scura, fino a darsi persino a improvvisazioni jazzcore. “Japanese Sleepers” procede tra andamento ribattuto composito (schegge di sample, battiti metallici, effetti electro), declamazione di Eleanor e inciso di tastiera e piano: discreta, ma pare un intermezzo. “Restorative Beer”, altro tema solenne, quasi barocco, incastra melanconia a inserzioni giullaresche (Eleanor performer in forma smagliante), e l’accoppiata “Automatic Husband”-“Ex-Guru” passa dal vaudeville cristallino alle sfuriate distorte, a drammaturgie delle ampie tastiere, fino a teatrini pastorali.
“The Old Hag Is Sleeping” costruisce un sampling Residents-iano in collage in luogo di accompagnamento dissociato per Eleanor, una chitarra super-effettata e basso gommoso, mentre “My Egyptian Grammar”, di contro, è la prima canzone melodica dei Fiery Furnaces, una serenata accompagnata dalle tastiere che acquisisce via via un effetto d’arpa.
Le distorsioni (non è tanto distorsione applicata al riff, caso classico del rock, ma riff applicato alla distorsione) e le chitarre finto-severe sono la molla di quello che è più prodotto che disco, più multiplo che opera d'arte. Più Eleanor che Matthew (una sua rivalsa della sorella conseguente a “Winter Women”?). Attraverso la sceneggiatura molle, l'appiattimento generale di scrittura, la scotta scintilla dell'invenzione, le interpretazioni vanno per la maggiore e si occupano di rinsaldare diluizioni, lungaggini grossolane, o abiure strampalate. Il nodo della band, pompatissimo, pare un gagliardetto tenuto da una spilla da balia, ma il video di “Ex-Guru” (via YouTube, cfr.) valorizza movenze di danza mingusiana fantastica, e la confezione del suono convince (notevole l’uso del Chamberlain). Ora ha molto più senso vedere il live: guarda caso, l’attività nell’autunno 2007 è al limite dell’estenuante, con media di una data a sera (anche a Milano, a novembre).
16/10/2007