A 12 anni dal discusso esordio solista in ambito pop-rock, quel “Psychic Hearts” che a chi scrive è sempre piaciuto, Thurston Moore, che ormai è veramente riduttivo qualificare unicamente come voce e chitarra dei Sonic Youth, torna in scena in solitaria e il risultato non si discosta molto dalle aspettative, se non per le nuove vesti che l’allampanato e ormai cinquantenne rocker della downtown ha voluto confezionare per queste sue nuove canzoni. Chitarra acustica e sezione d’archi principalmente, e non è una novità di poco conto, specie se si aggiunge che il songwriting è quello di sempre, di palese derivazione loureediana (specie sull’iniziale "Frozen Gtr"), ma i brani sono scelti con oculatezza e di momenti veramente deboli non ce ne sono.
Si è discusso a iosa sulle reali capacità di scrittura di Thruston, specie 15 anni fa, nel momento dell’inevitabile confronto col figlioccio Kurt Cobain, e quello che la storia decretò allora, cioè che senza le strabilianti invenzioni chitarristiche, la musica dei Sonic Youth non avrebbe certo rivestito il ruolo di punta che l’ha vista faro di tutta la nazione americana underground degli anni 80 e 90, si può confermare ancora oggi, sebbene, e lo ripetiamo, il disco contenga praticamente solo pezzi di prima scelta. E allora è davvero un piacere che si rinnova scuotere la testa come 15 anni fa ascoltando le grattugie noise della strumentale title track, come pure della più pacata "Off Work" che pare uscita da "Dirty", o ancora saltellare sul ritornello nirvanesco di "Wonderful Witches", partecipare del dolore immancabilmente post-adolescenziale di quell’"Honest James", che in vesti quasi solo strumentali sa dire ancora così tanto, perdersi ancora una volta nella malinconia di "Silver-Blue", sorridere con "Fri/End", perché nel frattempo son ritornati anche i Dinosaur Jr, e tornare per un attimo agli antichi lampi con "American Coffin", che si apre con una sfuriata in wall of noise per poi capitolare su un pianoforte incerto in bassa fedeltà (vi ricordate "Providence" su "Daydream Nation"?).
In chiusura, sul cd trovate pure un video, tenero e casalingo, che ci mostra un rocker attempato in quadretti domestici, intento a scherzare, con la solita assoluta serietà, sulla sua musica e il suo personaggio. Davvero impossibile, oggi, chiedere di più a un uomo che da 25 anni si protende dall’alto delle barricate dell’underground, e che ancora ha la forza e la voglia di coagulare attorno a sé gente più giovane di qualche decennio, mossa dallo stesso bagliore oscuro, o se preferite la stessa confusione sessuale, che da sempre riesce a ricordarci chi siamo e chi siamo stati.
23/09/2007
1. Frozen Gtr
2. The Shape Is In A Trance
3. Honest James
4. Silver-Blue
5. Fri/End
6. American Coffin
7. Wonderful Witches
8. Off Work
9. Never Day
10. Free Noise Among Friends
11. Trees Outside The Academy
12. Thurston@13