Vetiver

Thing Of The Past/ More Of The Past

2008 (Fat Cat)
folk

"Thing Of The Past", un titolo che narra già la storia di questo album. Il passato, quello della musica degli anni 70, di Nick Drake, di Bob Dylan, di Van Morrison e dei Jefferson Airplane, ma anche il ricordo malinconico del suono della pioggia autunnale che scroscia sui vetri.
Il disco di Andy Cabic, che già ha avuto illustri collaboratori come Devendra Banhart, Joanna Newsom e Vashti Bunyan, pare essere stato inciso per il vinile più che per l’ipod, come dimostra la copertina. I californiani Vetiver immergono in un atmosfera catturata in sessioni di registrazione in presa diretta. I brani sono riletture d’autore di alcune perle dimenticate di vari cantautori americani, scritte nel periodo che va dal 1967 al 1973. Il collettivo di musicisti che sotto il nome di Vetiver si è così calato nei valori culturali e nelle atmosfere di quegli anni di grande fermento.

Andy Cabic ha trovato brani significativi e quasi introvabili, che ha collegato l’uno all’altro come fiori di una collana dal sapore dolce e doloroso di un tempo passato, finito per sempre, ma rimasto vivo nelle menti come un periodo d’oro per la musica, liberata dagli schemi.
I Vetiver siglano così il loro disco migliore, liberandosi dalla pesante influenza di Devendra Banhart che aveva segnato i precedenti dischi, l’omonimo "Vetiver" del 2004 e "To Find Me Gone" del 2006, e approdando alla collaborazione con Thom Monahan (già membro dei Pernice Brothers e, negli anni Novanta, dei Monsterland). "Thing Of The Past" non è da considerarsi un album-tributo, bensì un’articolata rilettura capace di dare un nuovo significato a 45 giri sepolti dalla polvere.

"Houses" è una ballata che si trascina, come se ogni singola parola del testo facesse soffrire Cabic, come il racconto di un dolce momento trascorso con una persona che non c’è più. Difficile togliersi dalle orecchie la melodia di "Sleep A Million Years" di Dia Joyce. Una voce eterea pare giungere da lontano, accarezzata da una chitarra dal suono ferreo della ruggine del tempo. Un fischiettare spensierato fa da sfondo a "Hook & Ledder", brano intriso di alcool, già interpretato da Nancy Sinatra.
La canzone dal suono più attuale è "Road to Ronderlin", che richiama i suoni del new-folk contemporaneo. "The Swimming Song" di Loudon Wainwright III è un numero country che pare registrato dal vivo a un rodeo. Chiude lo scrigno dei ricordi la mesta "I Must Be In A Good Place Now", con il charleston solleticato e una voce impostata da rock’n’roll fuori moda.

Dopo il successo del disco, la band ha sfornato anche il seguito "More Of The Past", un Ep di 5 canzoni uscito l’11 novembre sul mercato internazionale. L’Ep ripropone la formula vincente dell’album con altri brani, che avrebbero rischiato di andare perduti se "Thing Of The Past" non avesse riscosso l’apprezzamento auspicato. Intanto i Vetiver si preparano al nuovo album di inediti "Tight Knit", che uscirà nel febbraio 2009 per la storica etichetta Sub Pop.

State pronti a riaprire i vostri vecchi giradischi, perché il passato è già ritornato.

11/11/2008

Tracklist

  1. Houses
  2. Roll On Babe
  3. Sleep A Million Years
  4. Hook & Ladder
  5. To Baby
  6. Road To Ronderlin
  7. Lon Chaney
  8. Hurry On Sundown
  9. The Swimming Song
  10. Blue Driver
  11. Standin'
  12. I Must Be In A Good Place Now

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