Cold Cave

Love Comes Close

2009 (Matador)
synth-pop, wave

I magnifici anni Ottanta... I puristi del rock, al solito, obietteranno che le riviste patinate, le paillettes e le acconciature cotonate poco avevano a che fare con la musica e che, in fondo, il rock era ben altro. Tensione, sudore, tecnica e chitarre a go-go. E poi succede che capitino sotto le mani certi dischi che forse non faranno cambiare radicalmente idea, ma quanto meno spingono a riflettere. Sì, perché niente nasce dal nulla, ma tutto si intreccia e si aggroviglia. Così si scopre che l'anima sintetica degli anni Ottanta può convivere con lo spirito più selvaggio del rock. Come nel caso dei Cold Cave.

"Love Comes Close" è essenziale, tiratissimo, "garage dentro". Nove pezzi e trentuno minuti di tripudio lo-fi, di synth spiattellati ai quattro venti e sporcizie pop soniche che nemmeno Jamie Stewart sarebbe in grado di concepire. Proprio Caralee McElroy, ex-Xiu Xiu, interviene a gamba tesa sulle strutture dei brani, con la complicità harsh di Dominick Fernow. Fra serrati rigurgiti e sfrigolii psichedelici ("Cebe And Me"), tentazioni da tormentone synth-pop ("Love Comes Close") e accattivanti deformità ("Life Magazine"), si consuma un inizio sfavillante.

Se poi si aggiunge pure l'inno hot-disco ("The Laurels Of Erotomania") il delirio scatta in automatico. E poi irrompono persino i Laibach ("Heaven Was Full") e le seghe circolari profondono armonie inaspettate ("The Trees Grew Emotions And Died"), mentre un mantra psichedelico si snoda lentamente ("Hello Rats").
E proprio quando meno lo si aspetta, ecco un nuovo colpo da ko: "Youth And Lust", fra beat secchissimi e synth-pop d'antan.

Se al mondo ci fosse giustizia, se ne accorgerebbe anche Mtv.
It's Electronic Body Music? No, it's only rock'n'roll

08/09/2009

Tracklist

  1. Cebe And Me
  2. Love Comes Close 
  3. Life Magazine
  4. The Laurels Of Erotomania
  5. Heaven Was Full
  6. The Trees Grew Emotions And Died
  7. Hello Rats
  8. Youth And Lust
  9. I.C.D.K.

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