Ural Umbo

Ural Umbo

2010 (Utech Records)
dark-ambient, noise, elettroacustica

Ural Umbo è il progetto musicale di Steven Hess (Fessenden, Haptic) e Reto Mäder (Sum of R, RM74 oltre che titolare della Hinterzimmer Records).

Tra ambient scurissima, noise astratto e una drammatica tensione cameristica che sembra voler mettere i due sulle tracce delle ultime evoluzioni dei Sunn O))), l’universo musicale dipinto dai due musicisti è quantomeno angosciante, anche se tracce di melodia ci preservano da una visione biecamente nichilista. Melodia che, tra le altre cose, ci consente di apprezzare, grazie al gioco di contrasti e di sfumature, il lato più oscuro e minaccioso di questo suono che sembra provenire dagli anfratti più nascosti di una psiche dissestata.

Le tinte funeste e il dissidio drammatico di “Don't Eat Carrots, My Little Ghost Horse” sono, così, perfettamente intellegibili, anche se essenzialmente rimandano a qualcosa di più profondo, verso una dimensione pre-razionale. Nel contrasto tra buio e luce risiede tutto il significato ultimo della dimensione sonora degli Ural Umbo: da un lato, quindi, le minacciose stratificazioni droniche di “Stumbling Upon Blood And Mercury”, “Mathieu 2004-2009” o la fanfara desolata di Förlåta Jag” e, dall’altro, le luminescenze paradisiache di “Theme Of The Paranormal Feedback” e gli echi celestiali di “Pendulum Impact Test”.

Nel bel mezzo di “Among The Bones”, invece, la sensazione di aver messo su l’ultimo lavoro degli Æthenor è davvero fortissima, quasi opprimente. Ma è un quasi-omaggio che non si allontana troppo, in fin dei conti, dalle coordinate di un disco non del tutto riuscito ma quantomeno magnetico.

22/04/2010

Tracklist

1. The Lights Would Stop Flickering
2. Theme Of The Paranormal Feedback
3. Förlåta Jag
4. Voices From The Room Below
5. Don't Eat Carrots, My Little Ghost Horse
6. Stumbling Upon Blood And Mercury
7. Pendulum Impact Test
8. Among The Bones
9. Mathieu 2004-2009

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