Gotye

Making Mirrors

2011 (Eleven / Samples 'n' Seconds)
art-pop-rock

Risuona come un imperativo il "Remake/Remodel" dei Roxy Music nella musica del giovane Wally De Becker: la materia si sgretola e riprende forma, le note si allineano e si scompongono in una festa di sampler che associa suoni reali a trame sonore estrapolate da altrui creazioni.
Il nuovo album di Gotye è lo zen artistico di una ricerca già celebrata nel creativo "Drawing Like Blood", nel quale il progetto del musicista australiano si estende senza alcuna incertezza.
Lo storico turntable Technics 1200 continua a ricavare strane voci e suoni da fonti sonore disparate e senza nessuna coesione stilistica; le geniali intrusioni ritmiche di Gotye e il minimo contributo di alcuni musicisti-amici cesellano ogni sospiro di queste nuove geniali creazioni di laptop-music.
 
"Making Mirrors" si compone di rock e soul, con garbati tratti psych-folk e art-rock, che sposano le soluzioni sonore di Peter Gabriel all'r&b di BeckMgmt, con uno stile personale. Più ricco di dettagli e con una serie di canzoni esemplari, "Making Mirrors" concentra anni di linguaggi rock rigenerando sensazioni familiari e ridando credibilità alla sottile arte del pop.
Geniale e raro esempio di perfezione creativa è "Somebody That I Used To Know", l'hit single che manca a questo ricco e fantasioso 2011, poche linee di basso che introducono strumenti esotici (un mini xilofono) e la voce magnetica di Kimbra che si snoda in un gioco armonico su impercettibili variazioni timbriche, che rendono il brano incantevole e rimarchevole - l'ascoltatore resta così prigioniero di una magia sonora che si protrae per tutto l'album.

Spetta poi al pop sixties di "In Your Light" creare un break ricco di levità nel sound robusto e corposo dell'album. Un vigore già manifesto dalle note iniziali dell'album, che con abili e vivaci riff in "Easy Way Out" e un perfetto mix di scrittura e sonorità - come nell'esuberante "Eyes Wide Open" - certifica senza alcun dubbio la raggiunta maturità di Gotye.
Tutte le ambizioni di Gotye in "Making Mirrors" sono compensate, infatti, da risultati straordinari: l'orchestra e i ritmi di Wally creano uno scintillante effetto vintage in "I Feel Better", con vivaci echi Motown ed effluvi mood che pitturano il vortice psichedelico abilmente orchestrato dal musicista australiano, che cesella sfumature vocali con artigiana perizia.

Il musicista riabbraccia inoltre la sua passione per percussioni e batteria inventando egregie sonorità per "Smoke And Mirrors", con seducenti sonorità tribali e accordi in sincrono di glockenspiel e tastiere.
I germi hip-hop, che altrove scorrazzano in forma libera, si raccolgono in forma solida e strutturata nella tenebrosa "Don't Worry, We'll Be Watching You", che non rifiuta contaminazioni noise-electronics, e sorregge il flusso lirico della suggestiva "Giving Me A Chance", un altro brano destinato a catturare l'ascolto con ipnotiche suggestioni psichedeliche che riducono voce e sampler a strumento lineare e mai invadente.
 
Archiviando un altro sensuale momento retrò in "State Of The Art", germogliata con scampoli di reggae e vocoder, Gotye conduce l'ascoltatore verso un finale ancor ricco di sorprese.
In bilico tra amore e morte, tra gioia e sofferenza Gotye regala due straordinari esempi di songwriting.
"Save Me" con il suo contagioso refrain celebra la salvezza dell'anima tra le braccia della donna amata, un canto corale che infonde vibrazioni positive; in antitesi "Bronte" affronta il dolore per la scomparsa di un amico fidato (un cane) accompagnando il racconto dei suoi ultimi istanti con un ritmo sommesso e cupo ma privo di disperazione.

È una celebrazione della vita che passa attraverso il rispetto della morte, una riflessione triste e malinconica che, senza tradire lo spirito gioioso del resto dell'album, crea il giusto spazio per celebrare i sentimenti più puri, una perfetta chiusura stilistica per "Making Mirrors", un album eccezionale, un raro esempio di creatività capace di raccontare la vita di ognuno di noi in forme e suoni affascinanti e ricche di spunti d'interesse.

29/10/2011

Tracklist

  1. Making Mirrors
  2. Easy Way Out
  3. Somebody That I Used To Know
  4. Eyes Wide Open
  5. Smoke and Mirrors
  6. I Feel Better
  7. In Your Light
  8. State Of The Art
  9. Don't Worry, We'll Be Watching You
  10. Giving Me A Chance
  11. Save Me
  12. Bronte

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