Maurice De Jong, lo sapete, non è soltanto l’ombra che si aggira dietro le frastornanti ed esiziali sinfonie di Gnaw Their Tongues; non è soltanto l’uomo che gestisce le etichette Devotional Hymns e Mastering Graphics, ma è anche un musicista dalle mille incarnazioni, ultima in ordine di tempo Seirom, progetto che miscela dark-ambient, noise e drone-music, in un gioco di specchi infinito. Lo stesso De Jong ha parlato di “guitardronesblackmetaldrums estatico”. Ridondante o meno, la definizione è comunque intrigante e in parte si addice alla perfezione per “Istkrieg” e “Istnichtkrieg”, lunghissimi voli dronici le cui tonalità celestiali sposano le inesprimibili magniloquenze di William Fowler Collins, in un tourbillon di stratificazioni infinitesimali, battiti sepolti e melodie sibilline. Il lato oscuro di queste partiture è rappresentato, invece, dai malefici field recordings che riempiono la scenografia di “Istauchkrieg”.
03/07/2011