Il tutto nasce da jam molto democratiche, ma con l'idea precisa di lavorare intorno a un sound capace di ricongiungere il tribalismo ipnotico di Alfonso Simões (batteria), Guilherme Gonçalves (chitarra elettrica), Nelson Gomes (synth) e Jerry The Cat (congas) con le tensioni psichedeliche e visionarie del chitarrista californiano. In tal senso, l'iniziale "Positano" - divisa tra una prima parte più atmosferica e sorniona e una seconda più movimentata e dinamica, dominata dalla circolarità magnetica delle congas - è un perfetto biglietto da visita. A epopee e utopie sixties è ancorata, invece, la title track, che potrebbe tranquillamente essere scambiata per un'outtake del Santana più visionario.
Chiude "Brain", in cui meriggi cosmici si nascondono dietro crepuscoli africaneggianti, mentre la savana continua a ribollire sullo sfondo.
Il disco è stato missato e masterizzato da Rafael Toral.
(13/06/2012)