Ci siamo imbattuti nei Gala Drop nel 2009, quando il loro omonimo esordio declinò una personale variante della fourth world-music tale da toccare i cuori di diversi appassionati. In questi anni la formazione portoghese ha collaborato con vari artisti, ampliando conoscenze e sonorità, come dimostrano le tre tracce qui presentate sotto il titolo di "Broda", disco nato dalla collaborazione con Ben Chasny (Six Organs of Admittance, Comets On Fire, ETC!), che pare abbia apprezzato così tanto il lavoro dei colleghi d'oltreoceano da chiamarli ad aprire un suo concerto. Poi, da cosa nasce cosa, e i Nostri si sono ritrovati nei Namouche Studios di Lisbona per registrare il materiale che compone questo Ep.
Il tutto nasce da jam molto democratiche, ma con l'idea precisa di lavorare intorno a un sound capace di ricongiungere il tribalismo ipnotico di Alfonso Simões (batteria), Guilherme Gonçalves (chitarra elettrica), Nelson Gomes (synth) e Jerry The Cat (congas) con le tensioni psichedeliche e visionarie del chitarrista californiano. In tal senso, l'iniziale "Positano" - divisa tra una prima parte più atmosferica e sorniona e una seconda più movimentata e dinamica, dominata dalla circolarità magnetica delle congas - è un perfetto biglietto da visita. A epopee e utopie sixties è ancorata, invece, la title track, che potrebbe tranquillamente essere scambiata per un'outtake del Santana più visionario.
Chiude "Brain", in cui meriggi cosmici si nascondono dietro crepuscoli africaneggianti, mentre la savana continua a ribollire sullo sfondo.
Il disco è stato missato e masterizzato da Rafael Toral.
13/06/2012