Con il suo disco di debutto, "ƒin", John Talabot ha deciso di dare una scossa al mondo della deep house. Una giungla tropicale di suoni e di umori avvolge i primi istanti di "Depak Ine", il meraviglioso brano che apre il disco. Un suono che ricorda la techno multicolore di Portable, e che per certi versi è ancora più astratto. Dance per viaggi immaginari: spesso e volentieri, nelle tracce del dj di Barcellona, il ritmo si ferma per lasciare spazio a divagazioni sintetiche e aromi esotici. Come nei viaggi psichedelici di Caribou, ma con una visione più legata al mondo dei dancefloor: "Destiny" è house venata di soul con una coralità pop degna di Peter Gabriel. "Journeys" aggiorna il modello, inseguendo i miraggi dell'ultimo Panda Bear.
Tra i dischi techno da non farsi sfuggire in questa prima metà del 2012.
(16/05/2012)