MIKA

The Origin of Love

2012 (Casablanca Records)
dance-pop

Mika è pattume pop. Mika fa venire il diabete. Mika è solo un clone poco brillante di Freddie Mercury. Glie ne han dette di ogni, ma intanto lui al terzo album e, seppur con toni meno entusiastici dei precedenti, ancora una volta tutti ne parlano.

"The Origin of Love", a detta dello stesso musicista anglo-libanese, è un disco meno stratificato ed elaborato del precedente. Verissimo. Ma va aggiunto anche qualcosa che lui non riconoscerebbe mai: è anche molto più sciapo. Più piatto, più dozzinale. Oltre al solito produttore Greg Wells, Mika si è appoggiato a nomi di peso come Benny Benassi, Klas Åhlund (Robyn), Nick Littlemore (Empire of the Sun), ma in assenza di composizioni davvero solide l'album manca di mordente.
Niente singoli da K.O. tanto per cominciare. Sì, c'è "Celebrate", in coppia con un Pharrel Williams ripescato da non si sa dove; e non è manco male, col suo piglio funky/Enya/Daft Punk (!) e gli azzeccati giochetti stop'n'go. Ma è inutile nasconderselo: non può fare gli sfaceli di "Grace Kelly" e "We Are Golden". E così "Emily"/"Elle Me Dit", orecchiabile quanto si vuole, esuberante, modaiola il giusto... ma, non fosse per il ritornello mezzo francese e mezzo inglese, del tutto indistinguibile da tanti altri ordinari brani dance-pop degli ultimi tempi.

Il problema è proprio questo: l'iperbarocco piano-rock delle sue composizioni si è nettamente normalizzato, la voce si è fatta da istrionica macchiettistica. E il team di collaboratori non ha saputo dare agli arrangiamenti alcun elemento distintivo che sapesse rimediare, anche se parzialmente, al calo di originalità.

Tra uno scimmiottamento eurodance e l'altro, tra vuoti riferimenti alla celebrità ("Popular Song") e imbarazzanti incursioni nel teen-pop più becero (basti un titolo: ""Love You When I'm Drunk" - roba da rimpiangere Avril Lavigne), sono ben pochi i momenti in cui qualche melodia si stagli sulle altre, o un'idea produttiva esca dalla banalità. Convince appieno giusto l'iniziale "Origin of Love", in cui forte dell'apporto di Mr. Empire of the Sun Mika riveste i panni di principino del kitsch e si dà a un inedito Enya/Bob Sinclar (ci avesse creduto di più, in questo sposalizio con le sonorità della musicista irlandese, forse il disco sarebbe uscito meglio!).

Per il resto, l'album scorre - perché scorre, non si può negare - senza lasciare il segno. Occasione sprecata. O, decisamente verosimile, ispirazione definitivamente svanita.

12/10/2012

Tracklist

  1. Origin of Love
  2. Lola
  3. Stardust
  4. Make You Happy 
  5. Underwater
  6. Overrated
  7. Kids
  8. Love You When I'm Drunk
  9. Step With Me
  10. Popular Song
  11. Emily
  12. Heroes
  13. Celebrate (feat. Pharrell Williams) 
  14. Make You Happy (Miami Edit)

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