O. Children

Apnea

2012 (Deadly People)
new wave, post-punk

Atteso secondo album per gli O. Children, il gruppo che ha decisamente spopolato l'anno scorso nell'ambito del post-punk contemporaneo. Rispetto all'album omonimo - imperniato su melodie decisamente vincenti, su una voce profonda dal timbro inconfondibile (quella di Tobias O'Kandi, ex-cantante dei Bono Must Die) e su uno sguardo disincantato e "maledetto" che li ha posti sotto i riflettori della critica rock internazionale - lo stile non sembra variato molto, anche se la direzione presa non è più così facilmente riconducibile al dark come un tempo. Rimane sempre suadente il duetto tra la voce da pantera e il ritmo, tra la sapiente scansione delle strofe e l'orchestrazione degli strumenti (come in "Realest", "Swim", "Chimera"), nel solco della lezione "tribale" del post-punk (fin dalla cavalcata di "Holy Wood", o nella veloce "Yours For You"). Una formula arricchita dall'uso creativo dei vari timbri di chitarra, quasi multiformi. Insomma, una cura nella produzione agli antipodi dal rock'n'roll diretto, scarno e sporco.

Per quanto riguarda la voce di Tobi, sempre in primissimo piano, non si può fare a meno di notarne l'uso meno baritonale rispetto al solito, soprattutto nei ritornelli, che, pur sempre ben costruiti, colpiscono per i toni inequivocabilmente più pop, contrastando col resto delle composizioni e imprimendo un cambio di stile di cui non si sentiva affatto bisogno.
A volte, invece, il tono diventa più piacevolmente romantico, come nella rilassata "Oceanside" o in "Red Like Fire" (che a tratti ricorda "Black Hole Sun" dei Soundgarden) o ancora nella chiusura di "Chimera", che colpisce per il suo ruggire di chitarre, mentre la voce svetta in piena luce, in un vortice trascinante. Pur trattandosi di un episodio riuscito, la modalità in cui è costruito fa sorgere il dubbio sul reale bisogno di usare in maniera sistematica il crescendo in ogni canzone, con la somma degli strumenti (e la chitarra che squilla in cima) in occasione del ritornello. Le strutture che propongono gli O. Children sono già valide di per sé e non avrebbero bisogno di simili espedienti, invece, nel tentativo forse di suonare più rock, il gruppo cade in questo cliché, appiattendo un po' la scrittura.
Ancora da menzionare "H8 City", che sembra un pezzo dei New Order, ben equilibrato tra le semplici fasi di elettronica e i successivi richiami da sirena della chitarra new wave, e "I Know (You Love Me)", con tocchi à-la Cure, che puntano decisamente su tonalità più allegre, rendendo l'album meno scontato, ma anche molto più leggero di quanto ci si aspettasse.
Non mancano i momenti più tesi (tra tutti, "PT Cruiser", con i suoi forti richiami di psichedelia, e lo swing'n'roll di "Swim" e "Solid Eyes", che ha un sapore quasi desertico) ma l'orizzonte del gruppo appare, nel complesso, notevolmente più disteso.

Il disco è dunque ben riuscito, decisamente ricco, per certi versi più elegante e complesso rispetto ai predecessori, al punto da deviare anche dai canoni del post-punk ai quali il gruppo era fortemente legato. Nonostante i richiami a tanti numi del passato, il risultato è personale e assai meno scontato rispetto a tanti prodotti contemporanei in questo campo. C'è però anche una voglia di strafare, con arrangiamenti fin troppo magniloquenti in certi passaggi, di voler travalicare i ristretti confini del circuito indie o gothic, in cui la band è rimasta sempre confinata. Tutto molto pulito, con una fastidiosa sensazione di leggerezza che ronza nelle orecchie quando si ascoltano alcune esecuzioni, impeccabili al limite del patinato.
I temi del disco ruotano attorno a particolari risvolti negativi della vita del cantante (problemi con l'ufficio immigrazione, disturbi del sonno e della respirazione), ma non si avverte quella rabbia che le canzoni vorrebbero trasmettere, e la stessa epicità di alcuni brani suona, a volte, un po' posticcia.

Variegato e accattivante, "Apnea" è consigliato a un pubblico più ampio, rispetto alle abituali platee degli O. Children (anche per il costo decisamente ridotto presso l'etichetta stessa, appena 5 sterline), mentre potrebbe scontentare chi non ama il suono pop a tutti i costi.

13/08/2012

Tracklist

  1. Holy Wood
  2. The Realest
  3. Red Like Fire
  4. Oceanside
  5. PT Cruiser
  6. I Know (You Love Me)
  7. Yours for You
  8. H8 City
  9. Swim
  10. Solid Eyes
  11. Chimera

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