“Sparso” è il quarto disco dei pesaresi Altro (senza considerare almeno uno split ed una raccolta di remix), una delle formazioni di casa nostra che ha saputo meglio sintetizzare pruriti punk e slanci alt-rock, dimensionandoli in selvagge pallottole musicali che di rado superano i due minuti.
I titoli dei loro dischi di solito lasciano spazio a diverse interpretazioni, ma in questo caso “Sparso” è il vocabolo più appropriato, visto che trattasi della riunificazione sotto lo stesso tetto delle tracce comparse nei quattro Ep diffusi nell’arco degli ultimi quattro anni e dedicati alle stagioni dell’anno: “Autunno”, “Estate”, “Primavera” ed il più recente “Inverno”. A questi sono stati aggiunti un paio di inediti.
La ricetta degli Altro resta la medesima che ha caratterizzato in quasi vent’anni le fortune underground del terzetto, oramai diventato un vero e proprio piccolo culto, composto da Gianni Pagnini (basso), Matteo Caldari (batteria) e da Alessandro Baronciani, che oltre ad essere un illustratore di grande successo, continua a ben dedicarsi al canto ed alla chitarra.
Nelle diciotto tracce che compongono i ventotto minuti di “Sparso”, viene confermata l’attitudine iperveloce degli Altro, ben rappresentata anche dalla scelta dei titoli, i quali quasi mai vanno oltre lo spazio di una parola. Una band che continua ad interpretare alla perfezione la velocità dei nostri tempi, ma con gusto molto post-punk, come dimostrano nell’approccio molto Wire di “Sangue”. Nel disco compaiono Bart dei Cosmetic ed Erica Terenzi dei Be Forest.
03/01/2014