Raspberry Bulbs

Deformed Worship

2013 (Blackest Ever Black)
lo-fi punk

La label londinese Blackest Ever Black, specializzata in elettronica "oscura" (Raime, Prurient/Vatican Shadow), sconfina in territorio "chitarristico" stampando il secondo lavoro dei noise-rocker newyorkesi Raspberry Bulbs.
Il primo full-length, "Nature Tries Again", era uscito nel 2011 per la Hospital Productions di Dominick Fernow alias Prurient, ed era il frutto degli sforzi del solo M. Del Rio, mentre ora ci troviamo di fronte a una vera e propria band di cinque elementi, che ha registrato questo "Deformed Worship" negli studi di Heaven Street, il negozio di dischi gestito a Brooklyn da Sean Ragon (Cult Of Youth).

I Raspberry Bulbs suonano punk con una produzione lo-fi, molto simile a quella del black-metal norvegese: sonorità che si attestano pertanto su registri decisamente tetri, in bilico tra il crust e la cupa cacofonia dei Rudimentary Peni. Una voce cavernosa e spettrale corona un quadro dipinto con una tavolozza di grigi; unite al tutto l'abilità nel songwriting e otterrete un disco molto incisivo, arrabbiato al punto giusto, raccomandato soprattutto a chi nella musica ricerca la trasposizione dei propri incubi.

Un gruppo dall'appeal trasversale, con le potenzialità per attecchire sia nell'ambiente dell'hardcore-punk più oltranzista che, appunto, nell'ambito del "metallo estremo": nonostante la copertina rosa e l'assoluto rifiuto di categorizzazioni in tal senso, ci troviamo infatti di fronte a una band più "nera" che mai.

06/09/2013

Tracklist

  1. Cracked Flesh 
  2. Lusty Climbing 
  3. When A Lie Becomes The Truth 
  4. Before Man 
  5. Standing In Line 
  6. By The Root 
  7. Groping The Angel's Face 
  8. Wild Inside 
  9. I Was Wrong


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