Valerie June

Pushin' Against A Stone

2013 (Sunday Best)
blues, soul, bluegrass

Tre album autoprodotti hanno creato il giusto background per questo esordio quasi ufficiale della talentuosa cantante del Tennesse, Valerie June. La sua storia personale contiene tutti i prevedibili cliché dell’artista di colore soul-blues: una passione per la musica condivisa con il suo ex-marito, una serie di lavori umilianti che le permettono di sopravvivere e di coltivare nel tepore della sua camera da letto una passione per il gospel.
Quello che suona completamente diverso da altre voci del blues contemporaneo è il continuo azzardo stilistico e la rinuncia all’estetica mainstream, con un suono che rimette in gioco gli elementi primari del blues e del soul con atmosfere familiari ma mai prevedibili.

Più simile a Wanda Jackson che a Meshell Ndegeocello, Valerie June si dimostra abile nel gestire le sue particolari doti vocali con brani tortuosi ed essenziali, che non si rifugiano nella grandiosità degli arrangiamenti: il suono è sporco alla maniera del Dr John Di “Gris Gris”, ma allo stesso tempo elegante come il miglior Ry Cooder. La squadra di produttori è ineccepibile: Kevin Augunas (Edward Sharpe & The Magnetic Zeros, Florence & The Machine) e Dan Auerbach (Black Keys) mettono insieme elementi tradizionali e moderni, con uno spirito avventuroso che cita gospel e bluegrass, restando in costante bilico tra ironia e sincerità.
Si ascolti per esempio la delicata ballad “Somebody To Love”, che mette in risalto l’abilità della June come autrice e interprete: l’amarezza della solitudine è raccontata con pudore e tenerezza, prima con un arrangiamento per solo banjo e voce della versione acustica (ghost track dell’album)  e poi con un raffinato ensemble folk alla Penguin Café Orchestra nella versione ufficiale.

Le continue e originali soluzioni dei brani donano quindi uno spessore inconsueto e fragile a tutto l’album. L’ipnotico giro armonico di chitarra di “The Hour” si tinge di beat e soul, il malizioso funky della catchy "Wanna Be On Your Mind" sprigiona una sensualità contagiosa, l’afro-blues di ”Workin' Woman Blues” entra nel vortice ciclico del jazz con splendidi inserimenti di fiati, con una serie di geniali intuizioni sonore che rendono il tutto originale e rimarchevole. Anche le pagine più semplici e familiari come “Twined & Twisted”e “Tennessee Time” evitano le secche del blues-revival, con arrangiamenti spigolosi che rifugiano dal fascino della musica di sottofondo.

Valerie June riscrive i canoni dell’eleganza nella raffinata “Shotgun” con sferzate di banjo e chitarra, che come lame affilate estraggono gli ultimi residui di sangue dal blues più ancestrale. Tra riletture di classici bluegrass (“Trials, Troubles, Tribulations”) e atmosphere quasi gothic-blues (“On My Way”) c’è spazio per un grintoso sprazzo di distorsioni rock (“You Can't Be Told”), per poi lasciare che si insinui l’ennesimo piccolo gioiellino di coraggio e classe, ovvero la title track “Pushin' Against A Stone”, un blues acido che sfrutta al completo le capacità vocali della cantautrice e regala un assolo dai toni vintage.

“Pushin' Against A Stone” è uno degli album destinati a caratterizzare l’anno in corso, con una serie di canzoni che stanno ai confini della miglior musica radio-friendly senza avere le caratteristiche della musica pop di consumo. Inimitabile e atipica, la voce di Valerie June è una delle più affascinanti realtà della musica moderna; il suo quarto capitolo discografico suona fresco e grintoso come un esordio, e solo questo basta a candidarlo come uno degli ascolti obbligati per gli animi curiosi e impavidi.

31/05/2013

Tracklist

  1. Workin' Woman Blues
  2. Somebody To Love
  3. The Hour
  4. Twined & Twisted
  5. Wanna Be On Your Mind
  6. Tennessee Time
  7. Pushin' Against a Stone
  8. Trials, Troubles, Tribulations
  9. You Can't Be Told
  10. Shotgun
  11. On My Way
  12. Somebody To Love (Acoustic Version)

Valerie June sul web