Bassista dei Marlene Kuntz del dopo-“Catartica”, Daniele “Dan Solo” Ambrosoli nel 2005 fonda poi i Petrol assieme a Franz Goria dei Fluxus. Nel mentre si cimenta anche nell’arte filmica diventando compositore di colonne sonore, co-regista e persino attore. Solo nel 2012 inizia a progettare un possibile disco solista.
Il risultato, tre anni dopo, è “Classe A”. Qui la ricerca di Ambrosoli del perfetto appeal radiofonico commerciale ha per assurdo dell’incredibile: ballate suadenti (“Nuovo cinema italiano”) e accigliate (“Meglio così”), blues (“Quello che sai di me”), hard-rock acrobatici (“Amante”), persino techno (“Nato lì”) e addirittura dubstep (“Nel tuo addio”).
C’è qua e là ispirazione, anche se più che altro farina del sacco dei cantautori italici folk, con una “Naftalina” che anzi va vicina al plagio de “La guerra di Piero” di De André. La migliore rimane “Avrei”, anche caposaldo dell’Ep eponimo (2014) anticipatore dell’album. Una curiosa, formulaica ballata industrial, “Elena”, è il simbolo della collezione, priva di un reale dono melodico, inetta nel far reagire testi sia poetici che di denuncia di pugno dell’autore. Primo lascito della sua personale label.
(30/04/2015)