Roberto Cacciapaglia

Transarmonica

2015 (Mirumir)
chamber music, minimalism

Molti conoscono il nome di Roberto Cacciapaglia per i suoi più recenti dischi di musica classica moderna (o "modern classical", come dicono gli snob), che non rendono affatto giustizia al suo estro compositivo del passato (ci riferiamo a tutta la sua produzione fino al 1986), essendo sul serio delle operine composte di facili motivetti classicheggianti per grande orchestra (la Royal Philarmonic di Londra, addirittura), adatte per il relax serale di stanchi impiegati di banca e manager in carriera. Qualcuno, invece, ricorderà Cacciapaglia come collaboratore di Franco Battiato, in veste di esecutore al sintetizzatore in "Pollution" (Bla-Bla, 1972) e di direttore di archi in "Juke Box" (Ricordi, 1977).

In proprio, Cacciapaglia (che vanta studi di composizione, di direzione d'orchestra e di musica cibernetica) fu un pioniere della musica elettronica di matrice tedesca applicata alla fonologia con il suo interessante "Sonanze" (PDU, 1975) e della musica minimalista in Italia con "Sei Note In Logica" (Philips, 1979), un disco che è considerato un capolavoro da Jim O'Rourke. Di certo, è uno dei maggiori traguardi raggiunti in Europa di tutta la corrente contemporanea che si rifaceva al minimalismo materico di Steve Reich e di Philip Glass. Dopo di che, il milanese Cacciapaglia si mise a lavorare come arrangiatore per i dischi di Alice, Gianna Nannini, Giuni Russo, Roberta D'Angelo, Francesco Messina e Ivan Cattaneo, contribuendo quindi anche al successo commerciale di quei lavori pop. Altrettanto remunerativi furono alcuni suoi jingle pubblicitari.
In mezzo, uscì il curioso disco di pop elettronico "The Ann Steel Album" (Durium, 1979), che rimase un episodio isolato. Dopo il bellissimo e toccante oratorio da camera "Generazioni del Cielo" (Fonit Cetra, 1986), forse il suo vero capolavoro musicale, la produzione discografica del compositore milanese tracollò senza pietà, perdendo mordente e ispirazione. "Transarmonica", composta nello stesso periodo di "Generazioni del Cielo", vede ora la sua prima pubblicazione mondiale su supporto discografico.

Commissionata per il festival Aterforum in Ferrara, fu là rappresentata in prima assoluta il 9 luglio 1988. La registrazione qui salvata su disco data invece il 28 Giugno 1988. Basata per le liriche sul poema "De Rerum Natura" del poeta e filosofo latino Tito Lucrezio Caro, "Transarmonica" è in assoluto la sua opera più spirituale e mistica. Organizzata per orchestra da camera, tre tastiere elettroniche (suonate da Cacciapaglia stesso), soprano e contro-tenore, l'opera si avvaleva di alcune surreali scenografie realizzate dal famoso fotografo Roberto Masotti. Divisa in cinque brevi movimenti, "Transarmonica" è la naturale prosecuzione di "Generazioni del Cielo", sebbene qui l'umore sia molto meno vivace e più religiosamente raccolto.

Il primo movimento inizia con un sommesso unisono di musica elettronica a cui poi si aggiungono le voci dei due cantanti, che richiamano la scuola polifonica rinascimentale (Gesualdo da Venosa, in particolare), ma con l'austerità di un canto gregoriano. Nel secondo movimento si riprende il tema strumentale dell'ouverture di "Generazioni del Cielo", opportunatamente rivisitato. La stessa cosa accade nel terzo movimento, dove si riconosce una variazione della melodia di "Desiderio Contro il Tempo", tratta sempre da quell'oratorio. Il quarto movimento, forte del cantato altissimo alla Wim Mertens del contro-tenore Giuseppe Zambon, è un lungo viaggio verso mete astrali e metafisiche. Nel quinto e ultimo movimento, il lavoro si fa più vivace, grazie a delle incalzanti cadenze strumentali prese in prestito dalla musica da camera di Michael Nyman

Il livello audio è sorprendentemente buono, tenendo conto che si tratta di una registrazione dal vivo, mentre assai succinta è la veste grafica, con poche note e libretto praticamente inesistente (idem per la versione in vinile).
Chi pensa che il Cacciapaglia di "Quarto Tempo" (Universal, 2007) sia il massimo della musica melodica per orchestra, farebbe bene a dare un ascolto a "Transarmonica" (o, meglio ancora, a "Generazioni del Cielo"). Avrà modo di conoscere un altro Cacciapaglia, più autentico e creativo.

12/03/2015

Tracklist

  1. 1st Movement
  2. 2nd Movement
  3. 3rd Movement
  4. 4th Movement
  5. 5th Movement

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