La lista degli album natalizi negli ultimi anni si è notevolmente ampliata, anche per il successo di alcune operazioni commerciali ben definite come quella di Michael Bublé. Tuttavia, il coinvolgimento di artisti insospettabili come Sufjan Stevens, Diana Krall, Willie Nelson o James Taylor ha consolidato questa tradizione discografica anche in ambiti musicali più interessanti.
Sharon Jones con il nuovo album “It’s A Holiday Soul Party” rivolge lo sguardo al passato, esplorando e rivalutando le radici più nobili della rinnovata consuetudine di album celebrativi in chiave pop-rock, citando il classico “A Christmas Gift For You From“ di Phil Spector e quello non meno noto dei Beach Boys (che compare sotto l’albero di Natale in copertina), aiutata come sempre dai suoi fedeli Dap-Kings.
L’atmosfera è festosa e swingante al punto giusto: Sharon Jones predilige l’atmosfera dei party alla ritualità religiosa, con una serie di riletture ricche di brio.
Soul, r&b e funky si destreggiano tra le trame di classici come “White Christmas” e “Silent Night”, trasformando il primo in un trascinante rock’n’soul e il secondo in un sensuale soul-blues che Jones interpreta con grinta e passione.
Nei due brani iniziali, scritti rispettivamente dalla band e dalla stessa Jones, viene subito messo in chiaro che “It’s A Holiday Soul Party” non è un album destinato all’oblio con il passare delle feste: “8 Days (Of Hanukkah”) è un esplosivo r&b con una muscolosa sezione fiati e “Ain’t No Chimneys In The Projects” rimarca l’assoluta spensieratezza del progetto con un piacevole funky-soul.
“Just Another Christmas Song” e “Please Come Home For Christmas” indugiano solo per un attimo in atmosfere più morbide, ma il delizioso swing vocale di “Big Bulbs” e la trascinante sezione fiati della conclusiva “God Rest Ye Merry Gents” non lasciano spazio alla malinconia.
Sharon Jones e i Dap-Kings celebrano il loro Natale musicale con un’inattesa e contagiosa voglia di divertirsi, con un album tra i più intelligenti e riusciti nel suo genere.
30/11/2015