A volte tutte le buone intenzioni del caso non sono neanche lontanamente sufficienti per costruire qualcosa di artisticamente pregnante. L’intenzione è proprio ciò che è al centro di “We Are Undone”, nuovo tentativo dei Two Gallants, storico duo “folk-core” di San Francisco, di riaccendere la propria ormai lunga carriera, fatta anche di momentanei abbandoni e ricongiungimenti, più o meno interessanti lavori solisti etc. etc.
I due non sono certo persone che si risparmiano, insomma, e la mistura di ballate pianistiche, su cui si scatena il raglio disperato di Adam Haworth Stephens (“There’s So Much I Don’t Know”), e di più imponenti saturazioni “hard” (la title track).
La sensazione generale è che la scrittura della band non sia in grado di reggere un tono così compreso e intento, finendo per scadere nei cliché della ballata alt-country più o meno contrita. Embrionali oltre il dovuto sono anche i richiami al punk di “Incidental”.
Lo stile, unico, e l’interpretazione salvano più o meno la baracca fino al possibile, ma alla fine emerge tutta l’inconsistenza e la mancanza di idee di questa seconda parte di carriera del duo.
06/06/2015