Adam Haworth Stephens

We Live On Cliffs

2010 (Saddle Creek)
songwriter, alt-country

Chi poteva negare all'altra metà dei due gentiluomini dell'alt-country più ruspante d'America la facoltà di intraprendere la carriera solista che il suo dirimpettaio batterista, Tyson Vogel, ha già imboccato da tempo, magari sorprendendolo con un disco di ispirato fingerpicking, a nome Devotionals. Tiene meno a cambiare le carte in tavola Adam Haworth Stephens, avventuriero di campagna dalle emozioni sanguigne, mostrando quella che in molti si affretteranno a definire la versione edulcorata della band di partenza.
Difficile non ammettere che in questo esordio solista prodotto dalla Saddle Creek - ormai etichetta di riferimento del genere - si possano ritrovare le strutture melodiche dei Two Gallants, e anche che l'acido alt-country di questi ultimi non venga eroso in favore di più rassicuranti, "adulti" molleggi.   

Conta però, al solito, la sostanza; la quale, per questo "We Live On Cliffs", è fatta di schitarrate solari (le prime "Praises In Your Name" e "Second Mind") e di qualche momento di innocuo rimuginare ("With Vengeance Come"), espresse attraverso la produzione forse fin troppo morbida di Joe Chiccarelli (già vincitore di un Grammy per "Consolers Of The Lonely" dei Raconteurs).
Canzoni di country curato, nelle quali vanno ricordate le immancabili ospitate di Patrick Hallahan e Bo Koster dei My Morning Jacket (batteria e tastiere), di Joey Waronker (celebre batterista per Beck, Elliott Smith, Rem e Smashing Pumpkins) e Justin Meldal-Johnsen (Beck, NIN, Macy Gray). Nonostante il valore prettamente pop della maggior parte dei pezzi (bello anche l'intermezzo di archi in levare di "The Cities That You've Burned"), però, "We Live On Cliffs" risulta un disco senza mordente, che mostra tracce di pericoloso "imborghesimento" musicale per Stephens (l'eccessivamente radiofonica "Heights Of Diamond" su tutte). Ogni volta che l'occhio iniettato di sangue delle tirate dilanianti dei Two Gallants ammicca dal buio, viene coperto con un cappello, di solito fatto di ricami di wurlitzer o di organetto o di armonizzazioni vocali.

"You think the country is just a state of mind": questo è quanto dice il cantante dei Two Gallants al protagonista di una delle sue canzoni. Se Adam Haworth Stephens pensava di fare lo stesso sotto il profilo musicale, travasando l'ardore espressivo della band di partenza nell'esperienza solista, traducendolo rispetto a canoni più disimpegnati, ha commesso lo stesso errore: quello di pensare di bastare a se stesso.
Non resta che sperare che il prossimo disco dei Two Gallants gli dimostri il contrario.

18/04/2011

Tracklist

1. Praises In Your Name
2. Second Mind
3. With Vengeance Come
4. Heights Of The Diamond
5. The Cities That You've Burned
6. Elderwoods
7. Southern Lights
8. Angelina
9. Everyday I Fall

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