Sia

This Is Acting

2016 (Inertia)
pop

La storia di Sia Furler è ormai nota a tutti, da quando, nel 2014, esplose nel mercato internazionale con l'album "1000 Forms Of Fear" e in particolar modo con il singolo "Chandelier", una delle canzoni pop più belle dell'ultima decade. Prima di allora Sia aveva pubblicato altri cinque album, passati però inosservati e riscoperti, dunque, solo negli ultimi anni, mentre d'altro canto scriveva hit di successo all'ombra delle popstar più famose che avevano il compito di interpretarle; portano infatti la sua firma "Diamonds" di Rihanna, la struggente "Strange Birds", presente nel primo disco di inediti di Birdy, oltre a "Pretty Hurts" di Beyoncé, "You Lost Me" di Christina Aguilera, "Double Rainbow" di Katy Perry e "Breathe" di Jessi J. Ed è proprio da qui che bisogna partire per parlare di "This Is Acting", compendio della versatile validità di Sia sia come cantante e interprete, sia come songwriter.
L'album è infatti composto da brani che la Furler aveva scritto per altri, scartati per un motivo o per un altro, e dunque ripresi, rivalutati e qui riproposti con il suo inconfondibile stile vocale, che la porta talvolta a biascicare le parole in un insolito impasto sonoro pastoso e ricco di pregevoli sfumature, oppure a cantare i ritornelli con voce alta e prepotente, trasudando fibrillazioni soul, pop, r&b. Il risultato è un melange agrodolce di canzoni dall'anima diversa.

In "This Is Acting" il songwriting appare decisamente più deboluccio rispetto a quello a cui ci ha abituato la cantautrice australiana, ma sappiamo che Sia sa e può scrivere canzoni profonde e intense, come dimostrato abbondantemente nei sei dischi precedenti. Semplicemente qui il mood policromo è voluto, perché non stiamo ascoltando le parole che penserebbe e direbbe la Furler, ma quelle che ha scritto calandosi nella prospettiva di altre cantanti e che ha ora deciso di portare in scena nel suo personalissimo teatro.
Mai ci verrebbe in mente una Sia civettuola, mentre si prepara per una serata di divertimenti, pronta a scatenarsi in danze sfrenate, eppure in "Move Your Body", perfetta per il dancefloor e originariamente scritta per Shakira, interpreta perfettamente la parte, senza risultare né goffa, né falsa, né eccessiva. Lo stesso dicasi per "Cheap Thrills", rifiutata da Rihanna, in cui compaiono, sebbene un po' in sordina, interessanti pulsioni reggae e arabeggianti.

Oggetto del giudizio divengono, quindi, non tanto le canzoni in sé quanto le interpretazioni della cantante, il che è un po' come prestare più attenzione alla performance di un attore piuttosto che al film. In questo caso, poi, il film in sé non è affatto male, dal momento che le canzoni funzionano tutte, nella loro diversità; ci pensa poi lo stile vocale unico della Furler a compattare tutto, offrendoci uno stravagante concept-album che però non provoca straniamento in chi ascolta.
Nel complesso "This Is Acting" risulta molto più catchy e pop dei precedenti lavori di Sia, ma non per questo peggiore. Non bisogna pensare, inoltre, che manchino i momenti contemplativi, ai quali la Furler è sempre stata affezionata, basti ascoltare l'iniziale "Bird Set Free", originariamente registrata da Adele per "25", la potente ballata "Broken Glass", con quei cambi di chiave sul finale che la rendono ancora più emozionante (forse è meglio sia stata rifiutata da Demi Lovato), e la dilatata "Space Between", posta a conclusione del disco, inizialmente donata a Rihanna. O anche "One Million Bullets", forte di un vibrato particolare ed esagerato, unico brano dell'album ad essere stato scritto per se stessa.
Impossibile non citare, poi, l'irresistibile "House On Fire", o "Reaper", scritta e prodotta con Kanye West, o ancora l'interpretazione nelle strofe di "Footprints", in cui la voce vigorosa di Sia si fa quasi rarefatta, adattandosi perfettamente al pezzo - scritto per Beyoncé - che è leggero, luminoso, estivo e ingenuamente romantico.

Insomma, ce n'è davvero per tutti i gusti: ogni brano possiede una personalità notevole ma non ce n'è uno che prevalica gli altri. Sono tutti potenziali singoli.
Un consiglio: non prestate a "This Is Acting" un ascolto distratto. Non vi piacerà. Lasciate piuttosto che si insinui tra i pensieri così com'è, ora mellifluo e vivace, ora plumbeo e tagliente. Man mano lo sentirete progredire, espandersi e cercare uno spazio a cui aggrapparsi nelle chimere della mente, macchiandole indistintamente di colori, ricordi, sospiri, piacere. Il potere taumaturgico dell'arte di Sia è qui meno evidente, ma prima o poi riesce a impossessarsi dell'ascoltatore, che infine si dimentica che "This Is Acting" è stato solo un gioco e inizia anch'egli a farsi attore tra le melodie.

02/02/2016

Tracklist

  1. Bird Set Free
  2. Alive
  3. One Million Bullets
  4. Move Your Body
  5. Unstoppable
  6. Cheap Thrills
  7. Reaper
  8. House On Fire
  9. Footprints
  10. Sweet Design
  11. Broken Glass
  12. Space Between






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