Chloe x Halle

A soli 19 e 17 anni rispettivamente, le sorelle Chloe e Halle Bailey dovrebbero essere poco più che una curiosità per teenager, un po' come negli anni 90 andavano fortissimo gli Hanson e le Cleopatra. Ma la loro storia non è nata con una hit-rivelazione stile "MMMBop", a conti fatti ha di molto meglio: dopo aver postato su YouTube una semplice e traballante ma promettente cover di "Pretty Hurts", sono finite in direttissima sotto il management dell'interprete originale del pezzo, Beyoncé Carter-Knowles. Da lì, hanno incontrato Michelle Obama alla Casa Bianca e hanno fatto da supporto all'ala europea del "Formation World Tour" della Signora - un salto ai piani alti talmente brusco che nemmeno i figli di Will Smith.

Quello che però piace all'istante di Chloe x Halle è lo stile personale dalle accentuate corde indie dei loro pezzi, un senso di genuina freschezza e libertà che non è cosa da poco, considerata la loro giovane età e il fatto che la manager è una delle donne più onnipresenti e schiaccianti degli ultimi 20 anni di musica r&b. Per l'Ep di debutto "Sugar Symphony" (2016) Chloe x Halle avevano già a disposizione il meglio del meglio dell'apparecchiatura degli studi Parkwood/Columbia, e ne han fatto buon uso, ma nonostante ciò le loro canzoni vivevano in mondo lontano anni luce dal solito formato di r&b da classifica e melismi da talent show che tanto piacciono ai loro coetanei ("Drop" e "Fall" i due ottimi singoli estratti).

Ma con "The Two Of Us" ci si spinge ancor più verso i confini della forma, dal momento che ci troviamo tra le mani un mixtape autoprodotto della lunghezza di 25 minuti rilasciato in rete gratuitamente. Più che lo stile dell'ultima Beyoncé (comunque rintracciabile a momenti sull'andamento di "Too Much Sauce"), qui salgono alla mente i nomi della sorella Solange e dell'ispirata scuola del nuovo soul alternativo di Chicago di Noname e Jamila Woods (una "Used To Love" accompagnata dal semplice battito delle mani, i coretti di "Poppy Flower" e le frasette snocciolate di "Chase"), ma anche quel filo di aria campestre della Georgia di Raury ("Tra Ta Ta").
Si alternano poi acciacchi electro ("Simple" e "All I Ever Wanted") e momenti parlati, al punto che nella giungla senza senso delle definizioni di formato - dove al momento va di moda pure la playlist - "The Two Of Us" riporta in voga il senso originario del termine mixtape.

Buon stile, tanta fantasia, due belle voci e quattro occhioni scuri sgranati sul mondo: Chloe x Halle sono già ben più di una promessa, nonché testamento del buon fiuto della Sig.ra Carter, una donna che a questo punto sembra saper concedere più libertà d'espressione agli altri che non a sé stessa.

05/04/2017