TootArd

Laissez Passer

2017 (Glitter Beat)
ethno-rock

Ancora una voce dal fronte arabo. Questa volta tocca a una band proveniente dalle alture del Golan occupate da Israele. I TootArd sono un gruppo di giovani musicisti che vive in prima persona le difficoltà sociali e politiche di un territorio dove si è figli del nulla. Il loro villaggio si chiama Majdal Shams, un territorio originariamente siriano e ora sottoposto alle regole del governo israeliano che non ha riconosciuto agli abitanti del luogo alcuna cittadinanza: il “Laissez Passer” del titolo è infatti il lasciapassare che conferisce agli abitanti uno status di apolide.

La non ben definita entità geografica si palesa nella musica dei Tootard, che mettono insieme tutte le proprie suggestioni giovanili, tra la musica dei tuareg, il reggae, il blues e l’afro-beat che si amalgamano in un trascinante ed eclettico arab-rock. È lo stesso cantante e chitarrista Hasan Nakhleh a citare i Tinariwen come fonte d’ispirazione di questa formula sonora, anche se i TootArd mettono l’accento sulla componente ballabile e rituale, confermando la fama dei loro travolgenti live-act

“Laissez Passer” giunge a ben sei anni di distanza dall'esordio “Nuri Andaburi”, consolidando uno stile che è sempre più personale, anche se le contaminazioni rock-blues che aleggiano su gran parte delle canzoni sono comunque figlie delle interazioni multietniche che hanno reso famosi i già citati Tinariwen o Bombino. Un’influenza che si manifesta già dall’iniziale title track e si consolida nella polverosa e arida ballata finale “Syrian Blues”.
La delicata malinconia di “Nasma Jabalyia” e il vortice da danza del ventre della graffiante “Bayati Blues” rafforzano l'identità arab-rock, mentre le influenze reggae che contaminano il mood arabo di “A'sfur” e il ritmo quasi ska di “Oye Marhaba” rimarcano il tono disimpegnato della musica dei TootArd, anche se appare difficile non cogliere velati riferimenti sociali in alcune metafore che pur invocando un concetto generale e ampio di libertà non possono non avere legami con la complessa situazione del territorio d’origine.

Con il secondo album i TootArd sembrano aver trovato nell’ottimismo e nell’interazione culturale la formula giusta per affermare la propria identità, affidando all’universalità della musica il loro “Laissez Passer” per il futuro, una scelta che potrebbe rivelarsi infine vincente, grazie alla piacevole imprudenza stilistica.

10/01/2018

Tracklist

  1. Laissez Passer
  2. Musiqa
  3. Sahra
  4. A'sfur 
  5. Nasma Jabalyia
  6. Oye Marhaba
  7. Bayati Blues 
  8. Roots Rock Jabali 
  9. Circles
  10. Syrian Blues




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