Ask The White

Sum And Subtraction

2018 (Ammiratore Omonimo)
alt-folk, rock

Un’altra sfida per Isobel Blank (Isobi, Vestfalia) e Simone Lanari (Walden Waltz, Sycamore Age), già protagonisti dell’avventura Ant Lion, condivisa con Stefano Amerigo Santoni (Sycamore Age) e Alberto Tirabosco (Punk Lobotomy) sotto l’egida dell’etichetta di Alessandro Fiori, Ibexhouse.
Il cambio di etichetta (Ammiratore Omonimo Records) e il nome Ask The White non camuffano un’estensione puramente speculativa del progetto Ant Lion. I presupposti di “Sum And Subtraction” sono legati a un’impellente sinergia creativa pronta a implodere. L’art-rock/kraut/no-wave è in parte accantonato, la voce di Isobel Blank e il tocco cristallino e minimale della chitarra di Simone Lanari sono i protagonisti di un insolito folk spirituale, reso inquieto e straniante da pregevoli intuizioni di sintesi strumentali, alle quali spetta reinventare suoni acustici trasmutandoli in modulazioni elettroniche malleabili e sinuose, che assecondino le imprevedibili evoluzioni armoniche delle composizioni.

Sarebbe facile e banale liquidare l’album degli Ask The White come un pregevole album di folktronica, ma pur essendo questa scelta una novità per il panorama del rock italiano, va sottolineato che le ambizioni sono ben diverse. Da sempre forme artistiche anomale hanno affiancato il percorso evolutivo della musica rock, esplorando quella zona grigia dove hanno trovato ristoro musicisti stilisticamente disparati (da Robert Wyatt ai Current 93, dai Pearl Before Swine ai King Crimson, da Lydia Lunch a Meredith Monk), ed è qui che Isobel Blank e Simone Lanari hanno cercato ispirazione e stimolo.
In questa ardita estremizzazione poetica ogni fraseggio, ogni strumento diventa elemento di distinzione. “You, Cloud”, ad esempio, non solo ricorre a un oscillatore per dettare i tempi armonici, ma filtra gli strumenti attraverso vari synth al fine di rendere ancor più metafisica l’evoluzione onirica del brano, che scivola dal sogno all’incubo senza mai liberare del tutto il pesante fardello lirico.

C’è una piacevole affinità con i Sycamore Age nel più solido romanticismo noir di “Just Take Me To”, o nel madrigale folk-gothic “A Millionaire Tree”, dove si incrociano suggestioni progressive e psichedelia, ed è alquanto singolare che anche il fantasioso insieme di arpeggi e sonorità ricercate di “Neither A Moon” scivoli verso quella mistura di pause e implosioni tipiche della band toscana, soprattutto considerando che Isobel Blank ha scritto il brano molto prima si conoscere Lanari e Santoni.
Arduo rintracciare un formato-canzone ben definito nella musica degli Ask The White, anche il singolo che ha anticipato l’album, “The Battle Of The Happy Claustorms On Two Strings”, più che seguire una linea melodica precisa, forgia armonie e lirismo inseguendo le evoluzioni degli accordi chitarristici e le asperità della voce, anticipando il minimalismo graffiante in bilico tra King Crimson e post-punk di “I'm Not A Place”: uno degli episodi più estremi e toccanti di “Sum And Subtraction”.

Ardimentoso, un po’ naif, l’esordio del duo è un disco austero (subtraction) ed esuberante (sum) nello stesso tempo, a tratti leggermente auto-indulgente, eppur capace di toccare sensibilità creative molto diverse, un frutto delizioso e acerbo che non sazierà forse la vostra fame di musica, ma vi stimolerà a guardare oltre in cerca di nuove vibrazioni.

11/10/2018

Tracklist

  1. You, Cloud
  2. Neither A Moon 
  3. Just Take Me To
  4. A Millionaire Tree
  5. The Battle Of The Happy Claustorms On Two Strings
  6. Remember The Future
  7. I'm Not A Place
  8. Fall
  9. Known


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