Solo Robert Pollard conosce il segreto per scrivere, arrangiare e far uscire 68 brani in un anno. Come valutare quindi ogni uscita inedita dei Guided By Voices, una delle realtà più prolifiche, eclettiche e folli del panorama indie pop-rock americano? La band di Dayton aveva realizzato quest’anno un album torrenziale e brillante, “Zeppelin Over China” (Rockhaton, 2019), al quale si aggiungono queste 24 tracce altrettanto estrose e intelligenti.
Pollard è un genio, uno dei nomi che ha dato e dà ancora senso, ratio e colore al termine “indie-rock”. “Warp And Woof” è un viaggio dal sapore pop-rock psichedelico che salta con grande disinvoltura e padronanza tra gli anni 60 e 90, in brani che piovono a catena, strampalati, indefinibili e imprevedibili, ma tutti accomunati dall’inconfondibile timbro vocale di Pollard, dal suo tono ironico e iconoclasta.
Si susseguono 24 brevi racconti sonori ben caratterizzati e personali, scritti tra una data e l’altra del tour e divisi idealmente/equamente tra Cincinnati ("W.A.R.P.") e Cleveland ("W.O.O.F."), di nemmeno 2 minuti ciascuno – solo due brani superano questa durata (“Blue Jay House” e “It Will Never Be Simple”).
“Angelic Weirdness” e “Mumbling Amens” – particolarmente intrigante la seconda – hanno il sapore agrodolce delle ballate dei Guided By Voices, mentre nella deliziosa “Photo Range Between” la band gioca con lo spirito dei Beach Boys, per poi cambiare completamente registro nella successiva “My Dog Surprise” in cui Pollard imposta una voce quasi da crooner tra sferzate di chitarra psichedeliche.
Ma ci sono anche l’andatura à-la Clash di “Tiny Apes”, la ballata dreamy-psych “Down The Island”, i riff hard-rock di “Thimble Society”, gli arpeggi folk e gli archi di “Even Next”, così come lo stile squisitamente Brit anni 60 di “It Will Never Be Simple”, il dolce tripudio strumentale di “Warp And Woolf”, unico brano scritto dal chitarrista Doug Gillard. Chiude “End It With Light”, perfetto inno indie pop-rock aggiornato agli 00's con la classe e la leggerezza che solo i bozzetti musicali di Pollard possono avere.
I dischi dei Guided By Voices si confermano ascolti piacevolissimi, non scontati o ripetitivi. Si è sopraffatti dall’energia e dalla varietà di un album che in sé è costruito quasi come se fosse un unico brano progressive, in cui sono riproposti nella chiave tipica del gruppo i molteplici stili rock della tradizione anglofona, inglese e americana.
30/12/2019