Voce grintosa, decisa, lontana da stereotipi kawaii e da delicate forme cantautorali (nei momenti più posati rimanda alla sofisticazione jazzy della connazionale UA), iri manovra con lo stesso slancio più contemporanee espressioni electro (i tracciati nu-r&b di “Only One”, la hip-house, a cavallo tra Fatima e i Disclosure, di “Cake”) e curiosi sguardi al passato (le rievocazioni anni 90 di “Wonderland”), si esprime con analoga bontà di intenti tanto nel canto soul che nel fraseggio rap, dimostrando una conoscenza del panorama urban che estingue ogni forma di banale catalogazione. Un lento come “Hikou” spezza la prevedibilità della ballata soul grazie al potente trasporto dell'interpretazione e al minimalismo funk della base, “Peak” sa come far fruttare una linea chitarristica adattandola a un interessante disegno ritmico e una melodia dal sapore notturno, poco prima che “Keep On Trying” incanali la carica delle prime TLC in un raffinato disegno pop-hop.
Pienamente sbocciata, conscia delle proprie capacità e del suo linguaggio, l'autrice giapponese è pronta a spiccare il volo. Che possa fare da traino a una nuova ondata di musicisti urban?
(09/01/2020)