Ojerum

Hendes Bregneøjne

2019 (Perfect Aesthetics)
ambient, modern classical

Foglie d'autunno che cadono sulla tastiera del pianoforte. Così si presenta, nelle note di copertina, il nuovo Lp dell’artista danese Ojerum, musicista incredibilmente prolifico, capace di pubblicare circa un album al mese. “Hendes Bregneøjne” può intendersi come figlio nobile del minimalismo pianistico, a suo volta figlio del pianismo giovanile di John Cage (“In A Landscape”). Sei brani senza titolo in cui le note si susseguono equidistanti come in un tappeto sincrono di ricordi ed emozioni.

Più passano gli anni, più Paw Grabowsky si avvicina alla modern classical, allo status di vero musicista e non di artista prestato alla musica. “Hendes Bregneøjne”, quasi interamente di piano solo con sottofondi di campionamenti e piccole intrusioni di elettronica, è un nuovo lavoro particolarmente intimo e riservato, arredamento di un pomeriggio autunnale tra ambient e neoclassical. Ricordi vaghi e momenti malinconici riemergono nei loop di piano di “Untitled 1” e “Untitled 2”, come vortici di suoni che ritornano sempre nel luogo da cui erano partiti.

L’elettronica pura prevale il quarto brano, mentre il terzo e quinto raggiungono una sintesi perfetta, connubio ideale tra i due elementi, piano ed elettronica, ormai totalmente fusi tra loro, a ispirare contemplazione pura, con cicliche risonanze senza tempo che ricordano alcune colonne sonore del duo Nick Cave-Warren Ellis o, per i patiti del genere, i lavori migliori del progetto svedese Library Tapes.

22/01/2020

Tracklist

  1. Untitled 1
  2. Untitled 2
  3. Untitled 3
  4. Untitled 4
  5. Untitled 5
  6. Untitled 6


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