Nick Cave e Warren Ellis hanno avuto il merito di creare, in questi decenni, una visione assolutamente personale della musica per film; piano e violino descrivono paesaggi spogli, spesso tetri, mai davvero gioiosi o consolatori. La loro musica è epica senza essere mai pomposa; ricca di pathos senza cercare momenti di gloria o di facile commozione; malinconica con flebili attimi di speranza; minimale ma non scarna, a volte potente senza mai essere eccessiva. L'epica di Cave ed Ellis è quella del solitario sconfitto, antieroe giusto ma emarginato. Cave - nonostante si immedesimi nelle ambientazioni richieste dal film - sembra continuare a parlare di se stesso, delle sue psicosi e dei suoi incubi; i legami con i Bad Seeds sono, probabilmente, meno labili di quanto si pensi.
I brani di "Hell Or High Water" non si discostano molto dalle precedenti produzioni per il cinema; "Comancheria" apre con una classica sonata di piano che nasce da un bordone di violino. "Mama's Room", per quanto simile al precedente, è il brano più ispirato; le sue pochissime note di piano, ridotte al minimo, sono pura poesia malinconica. "Texas Midlands" inizia ad assumere aspetti più inquieti, come anche il ritmo ossessivo di "Robbery"; se nella prima era il piano di Cave a disperdere la tensione, nella seconda è invece il violino di Ellis. La tensione raggiunge l'apice nelle distorsioni e nei cori di "Mountain Lion Mean".
"Hell Or High Water" è completato da una serie di brani storici del country e del blues americano e canadese (Townes Van Zandt, Waylon Jennings, Colter Wall, Ray Wylie Hubbard, Chris Stapleton, Scott H. Biram).
(18/10/2016)