Deacon Blue

City Of Love

2020 (earMUSIC)
sophisti-pop

Inutile negarlo, il ritorno dei Deacon Blue ha risvegliato passioni mai sopite. Non è facile poter dimenticare gioiellini pop-rock dall'intenso respiro poetico come "Dignity" o "Chocolate Girl", prime tappe di una storia artistica baciata dal successo e dal plauso della critica. Sette milioni di dischi e una solida e rinomata carriera live li hanno resi una delle band più amate dal pubblico scozzese, purtroppo non particolarmente apprezzata in Italia, nonostante le non poche similitudini stilistiche con i più noti Prefab Sprout.

Non sono state poche le controversie che hanno nel tempo lasciato il gruppo in sospeso, prima l'abbandono di Dougie Vipond nel 1994, che ha portato allo scioglimento temporaneo, poi la morte per cancro nel 1999 di Graeme Kelling (chitarrista e membro fondatore con Ricky Ross) che ha scombussolato definitivamente i piani della band, tenuta insieme solo per progetti live e album dall'identità non del tutto definita. La poco felice carriera solista di Ricky Ross e alcuni progetti collaterali di scarso rilievo hanno protratto il vuoto produttivo fino al 2012.
Poi è arrivato "The Hipsters", primo capitolo del rinnovato sodalizio della band con il mercato discografico, un album che pur non avendo la stessa forza di prodezze come "Dignity", rendeva palese la volontà di rimettersi in gioco dopo undici anni di silenzio.
La linfa giovanile importata dal nuovo chitarrista Gregor Philp, l'amicizia con Paul Savage degli Admiral Fallow, il rinnovato affiatamento con i fedeli compagni di cordata Dougie Vipond, James Prime e Lorraine McIntosh, e la perfetta sinergia con i nuovi arrivati Lewis Gordon, Pete Harvey, hanno consolidato il nuovo assetto della band.

Quarto capitolo di questo nuovo corso, "City Of Love" non si discosta molto dalla linea creativa di "A New House" e "Believers", ma l'impressione generale è che per la prima volta Ross & C. abbiano catturato in pieno lo spirito degli esordi, con una serie di canzoni melodiche ed energiche al punto giusto.
Non è solo il solenne crescendo armonico della title track a rinverdire i fasti di quel pop-rock che qualcuno si attardò a definire la versione Scottish di Bruce Springsteen, ma sono la vulnerabilità di alcune canzoni come "In Our Room", la commovente nostalgia di "Weight Of The World", e la forza spirituale dell'intensa rock ballad "A Walk In The Woods" la vera sorpresa di "City Of Love", canzoni che non hanno nulla da temere nel confronto con il fulgido passato.

Ross sembra aver trovato la chiave giusta per mettere insieme brani dallo stile più intimo e personale, senza cadere nelle fauci del bieco romanticismo: le melodie sono rimarchevoli e incisive, insomma tutto quello che si può chiedere a una canzone pop-rock.
Le grazie country-soul di "Come On In", la drammaturgia lirica scandita dal robusto giro di basso di "Hit Me Where It Hurts", l'affascinante soavità del piano e delle voci in "Intervals" (ancora una volta con Bruce dietro l'angolo), l'aspra vena rock-blues di "Keeping My Faith Alive", l'accenno rhythm & blues di "Take Me" e il tono epico e recitativo di "On Love" confermano che il nuovo album dei Deacon Blue non è frutto di routine.

"City Of Love" è intriso della stessa sete di fede, speranza e amore per le piccole gioie quotidiane degli esordi: queste sono undici fragili storie, scandite dal ticchettio della pioggia e dal fruscio del vento, canzoni che i Deacon Blue sapranno trasformare in appassionanti punti di forza delle loro future esibizioni live.

12/04/2020

Tracklist

  1. City Of Love
  2. Hit Me Where It Hurts
  3. Weight Of The World
  4. Take Me
  5. In Our Room
  6. Intervals
  7. Keeping My Faith Alive
  8. A Walk In The Woods
  9. Come On In
  10. Wonderful
  11. On Love




Deacon Blue sul web