Kassa Overall

I Think I’m Good

2020 (Brownswood)
jazz, hip-hop

“Penso di essere buono”: così si presenta la seconda prova discografica del musicista di Seattle, un disco che rappresenta un ulteriore passo nella strenue lotta intrapresa da Kassa Overall contro i problemi di salute mentale che lo hanno costretto in passato a cure ospedaliere, in seguito a ripetute crisi ossessive e depressive.

Agile e sensibile, la musica di Kassa Overall apre un altro spiraglio nella creativa contaminazione tra jazz e altri linguaggi. Non che il rap sia lontano dalle irrequietudini e dalle improvvisazioni, ma senza dubbio l’attitudine compositiva più affine alla musica indie, il lo-fi e l’uso del laptop come mezzo creativo rappresentano variabili di un certo interesse per “I Think I’m Good”.
Dopo Moses Boyd e Makaya McCraven, un altro batterista si cimenta con un’opera audace e innovativa. Hip-hop e rap vengono fagocitati da una spiritualità jazz che sembra non aver ancora esaurito la propria forza propulsiva. Come spugna in un campo di battaglia, Kassa Overall cattura una moltitudine di scaglie e colori grazie a un caleidoscopico mix di ritmi tribali, rap, blues, elettronica, soul, che fa della provocazione estetica e del disordine psicologico il modus operandi di un disco solido e compatto come un’improbabile sinfonia. 

Inutile cercare conforto nei sei minuti di “Darkness In Mind”; non bastano le romantiche note del Preludio N° 4 di Chopin per lenire il dolore e il dramma dell’outing emotivo del musicista, né la pregevole anarchia di un disco che resta in bilico tra spontaneità e cura del dettaglio. Anche l’eleganza eterea del ritmo e delle fratture vocali di “Please Don’t Kill Me” e l’improbabile fusion di “The Best Of Life” sono figlie dell’imprevedibilità e della forza drammaturgica della musica del giovane musicista.
Ci sono brani che tardano nel catturare l’attenzione: il tono confessionale e sofferto di “Landline”, le difformità armoniche di “Visible Walls” e l’alieno field-recording free-form di “Sleeping On The Train” solo dopo molti ascolti trovano la loro dimensione all’interno di un album dalle molteplici sorprese.

Restano dunque il prodigioso fraseggio soul/hip-hop di “Show Me A Prison”, l’oscuro e terrificante timbro del piano in “Find Me” e la graffiante sensualità di “Got Me A Plan”, il retaggio gospel dell’amabile rap di “I Know You See Me”, il criptico sospiro di “Halfway House” per completare l’eccellente mosaico di “I Think I’m Good”.
Ma Kassa Overall ha ancora in serbo un’ultima domanda, “Was She Happy (For Geri Allen)”, un eccentrico dialogo tra piano e batteria che più che una risposta, pone un ulteriore interrogativo: siamo felici?

20/04/2020

Tracklist

  1. Visible Walls
  2. Please Don't Kill Me
  3. Find Me
  4. I Know You See Me
  5. Sleeping On The Train
  6. Show Me A Prison
  7. Halfway House
  8. Landline
  9. Darkness In Mind
  10. The Best Of Life
  11. Got Me A Plan
  12. Was She Happy (For Geri Allen)




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