Prosegue la puntigliosa riedizione del catalogo Kinks: dopo aver festeggiato le pietre miliari “The Kinks Are The Village Green Preservation Society” (nel 2018) e “Arthur Or The Decline And Fall Of The British Empire” (nel 2019), ha raggiunto i 50 anni dalla prima pubblicazione anche “Lola Versus Powerman And The Moneygoround, Part One”. Per l’importante ricorrenza, puntuale la Bmg ha immesso sul mercato l’immancabile deluxe edition, in diverse versioni. Registrato e pubblicato nel 1970, “Lola Versus Powerman” (così di solito viene abbreviato) è un pungente concept-album, che prende di mira il mondo dell’industria discografica, composto a seguito di una serie di circostanze spiacevoli, di natura contrattuale, nelle quali la band si era imbattuta. Un disco che aspira a essere - per dirla con le parole di Ray Davies - una vera e propria “celebrazione della libertà artistica”, compresa ovviamente quella dello stesso autore.
L’album, uno dei più apprezzati da critica e fan nella vasta discografia dei Kinks, è un eclettico mix stilistico che dall’opening bluegrass di “The Contenders” attraversa le tante declinazioni dell’universo pop, più o meno beatlesiano, fino a modulare i riff di chitarra che anticiperanno certo hard-rock (quelli di "Top Of The Pops" e "Rats" risultano i più appuntiti). La tracklist è nobilitata dalla presenza di “Lola”, uno dei singoli di maggior successo della band inglese, considerato fra i primissimi esempi di glam-rock, sia per i risvolti musicali (un poderoso folk-rock che anticipa di un soffio i T. Rex), sia per il testo, che narra di un incontro in un club di Soho fra un uomo e una persona transgender. “Lola”, la prima canzone pubblicata con il tastierista John Gosling, raggiunse il secondo posto nelle chart britanniche e la nona posizione in quella degli Stati Uniti, divenendo uno dei singoli più venduti dell’anno.
Ma è tutto il disco, come spesso è accaduto nella carriera dei Kinks, a essere in anticipo sui tempi, forse troppo, visto che nonostante la solidità e la qualità delle canzoni, dovrà accontentarsi di un 35° posto nella chart americana, e di un 24° in quella australiana. Come consolazione, andò invece bene l’altro singolo estratto, il contagioso calypso “Apeman”, che salì fino al numero cinque in Gran Bretagna, vendendo oltre un milione di copie in tutto il mondo.
L’album contiene anche il roots-rock con muro di tastiere “This Time Tomorrow”, rilanciato dopo essere apparso nel 2005 in un film di Philippe Garrel e nel 2007 in “Il treno per Darjeeling” di Wes Anderson, e “Strangers”, ballata a tinte soul composta da Dave, che dopo anni di letargo mostrava la raggiunta maturità compositiva. I numerosi momenti che guardano all’America sono giusto l’antipasto di quanto accadrà quando con “Muswell Hillbiliies”. Un anno più tardi, infatti, i Kinks scriveranno uno dei migliori lavori country-rock mai realizzati dal nostro lato dell’Atlantico.
In questa edizione iper-ampliata di “Lola Versus Powerman”, oltre alla tracklist originale, rimasterizzata per l’occasione, trovano spazio alternative take, mono e stereo, nuovi mix rieditati per l’occasione, B-side, riprese live dell’epoca, più diversi demo strumentali e acustici. L’intera scaletta è stata curata e prodotta personalmente da Ray Davies. Nel box-set sono inclusi anche due singoli dell’epoca, in formato 45 giri, quattro fotografie light card, la registrazione di alcune conversazioni domestiche intervenute fra Ray e Dave Davies, varie memorabilia, una spilletta e un indispensabile libro cartonato patinato di 60 pagine, con nuove dichiarazioni della band, immagini rare e informazioni dettagliate su ciascuna traccia.
Si chiude così la ri-pubblicazione della trilogia che comprende i lavori fondamentali dei Kinks, una band che avrebbe meritato riconoscimenti molto più ampi in gioventù, ma che ha saputo profondamente ispirare migliaia di musicisti, sia coevi che successivi.
11/02/2021