Lianne La Havas

Lianne La Havas

2020 (Warner/Nonesuch)
soul, jazz

Anche col volto coperto da una montagna di ricci, l'arioso sorriso di Lianne La Havas in copertina cattura subito l'attenzione. Se l'è guadagnato tutto; in quasi un decennio di carriera, questa giovane londinese è riuscita a costruirsi un profilo di spicco nel difficilissimo campo del soul anglosassone, districandosi tra favori critici e ingerenti case discografiche come meglio ha potuto - e non sempre con grandi risultati, almeno stando al precedente "Blood". 
Ma l'industria ci insegna che quando l'artista titola un album col proprio nome d'arte vuol dire che il contenuto ambisce a mostrare onestà personale e intellettuale, e nel caso di "Lianne La Havas" è tutto assolutamente vero. In fuga tanto dalle tentazioni radiofoniche quanto dai bozzetti acustici degli esordi, Lianne è riuscita a convincere pubblico e management a fidarsi di lei e lasciarla libera di lavorare in studio secondo i propri ritmi. Scopo del disco: assorbire, rielaborare ed esorcizzare una cocente delusione d'amore seguendo d'istinto il lume della propria poetica musicale. 
 
Il pezzo di maggior richiamo della collezione - soprattutto per chi solitamente non segue il genere - è ovviamente il rifacimento di "Weird Fishes" dei Radiohead, tratta dall'amatissimo "In Rainbows": Lianne ne crea una versione scarna e dalla propulsione più dilatata, fedele all'originale nel salmodiare della linea melodica fino al momento in cui il tutto si prosciuga verso un filo di cori al vocoder, e in ultima istanza lascia il posto a una suggestiva jam di jazz-rock.
Il sunto di "Lianne La Havas", insomma, è già inquadrabile da qui: un cantautorato soulful che si colora di jazz, di folklore e di sbavature psichedeliche tramite una curata strumentazione suonata con perizia e una produzione ricca e avvolgente.

L'introduttiva "Bittersweet" ricorda all'ascoltatore che Lianne ha un bel paio di polmoni quando vuole e sa interpretare con calore ed entusiasmo, ma i virtuosismi fini a sé stessi vengono fortunatamente tenuti sempre a freno. La si può anche sentire agitarsi sopra i quasi sette minuti della diafana "Sour Flower", ma l'acustica tropicaleggiante degli arrangiamenti riporta piuttosto ad alcuni passaggi della prima Cleo Sol, stemperando i toni verso un sollucchero di rara finezza atmosferica.
La cura al dettaglio qui fa tutta la differenza; "Please Don't Make Me Cry" sfodera un curioso progredire armonico nel ponte che ricorda Esperanza Spalding, mentre nel finale della suggestiva "Seven Days" compare una stridula idea di flauto che sembra uscita dal "Tourist" di St Germain. Anche una dolce ballata chitarristica totalmente beatless come "Courage" viene adornata da parchi accenti cosmici di una tastiera vintage quasi fosse uscita dalla mano di Adrian Younge e la sua pupilla Angela Muñoz.
 
Nuovamente innamorata della vita, persa nel proprio mondo sonoro assieme alla sua fedele chitarra, bellissima e sorridente per quanto sempre un po' aloof, come dicono gli inglesi: Lianne è tornata a essere uno dei nomi più interessanti del soul all'inglese degli ultimi anni. Certamente il suo terzo disco di studio mostra una scrittura liquida e vaporosa spesso molto poco pop, che non farà mai dell'autrice una superstar da streaming con grandi singoli in classifica. Ma in questo caso è tanto di guadagnato per tutti, Lianne stessa non ha mai avuto la stoffa della popstar e il suo pubblico è sicuramente meglio servito da album capaci di elaborare la sua dialettica personale con gusto, curiosità e un pacato ma ferreo senso dell'avventura che vada oltre il solito formato strofa/ritornello.
Assieme a "The Heart Speaks In Whispers" della collega Corinne Bailey Rae uscito qualche anno fa, "Lianne La Havas" è un altro benvoluto capitolo discografico in grado di dimostrare come il soul d'autore non sia sempre solo appannaggio degli americani.

27/07/2020

Tracklist

  1. Bittersweet (full length)
  2. Read My Mind
  3. Green Papaya
  4. Can't Fight
  5. Paper Thin
  6. Out Of Your Mind (interlude)
  7. Weird Fishes
  8. Please Don't Make Me Cry
  9. Seven Times
  10. Courage
  11. Sour Flower
  12. Bittersweet


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