Little Barrie & Malcolm Catto

Quatermass Seven

2020 (Madlib Invazion)
psych-rock-blues, jazz

Magica sinergia. Ebbene sì, accade questo quando si incrociano percorsi artistici apparentemente distanti. Se per la band dei Little Barrie non è una novità esplorare le infinite variabili del garage-fuzz-rock, per Malcom Catto degli Heliocentrics questa collaborazione con il duo inglese, in origine un trio fino alla morte di Virgil Howe nel 2017, ha un che di insolito, soprattutto per chi non rammenta i primi passi del musicista con i Perfect Disaster di Philip Parfitt.

I Little Barrie hanno atteso tre anni prima di riprendere in mano le fila della loro sempre meno avventurosa formula psych-rock-blues. Dopo la morte del batterista Virgil Howe (figlio del chitarrista dei Yes, Steve Howe) Barrie Cadogan e Lewis Wharton non hanno trovato un sostituto all'altezza, hanno quindi optato per una collaborazione estemporanea.
Coinvolgere Malcom Catto e registrare queste sette tracce nei studi analogici Quatermass Soundlab, di proprietà dello stesso Catto, è stato un tutt’uno, la ritrovata energia e voglia di suonare ha fatto il resto e il risultato è “Quatermass Seven”.

Gemellaggio artistico stimolante, quello tra la band inglese e il leader degli Heliocentrics, un gustoso diversivo per il geniale e prodigo Malcom Catto che, senza alterare il proprio stile, in più frangenti non manca di ossequiare il compianto Virgil Howe. Oscuro, caliginoso, avventuroso, il ritorno dei Little Barrie è una delle sorprese di fine anno. L’estrema versatilità di Catto permette alla band di mettere a fuoco le venature più psichedeliche e notturne di una formula rock-blues che, pur suonando piacevolmente retrò, è finalmente libera dalla rigida vena passatista delle ultime prove.
L’interazione tra Cadogan, Wharton e Catto è perfetta, i groove che animano le sette tracce hanno il fascino della jam-session, l’imprevedibilità del jazz-rock, l’energia del garage-rock psichedelico e lo spirito emancipato del kraut-rock.

Bastano i tre minuti e venti secondi di “You're Only You” per restare catturati dalla libidinosa ed energica mistura di chitarra, basso e batteria messa a punto dai tre musicisti, una sonorità che diventa a tratti più malleabile e sordida quando si macchia di effluvi cosmic-acid-blues in “Rest In Blue” e “Repeater #1”, raffinata e corrosiva quando il jazz regge le fila di “After After” e magicamente futurista nell’urban landscape jazz-funk-rock-kraut di “T.R.A.B.S.”.
E’ una macchina perfettamente oleata, quella dei Little Barrie e Malcom Catto: “Quatermass Seven” è un disco ritmicamente subdolo e ricco di swing (“Steel Drum”), abbondante di riff incompiuti e atmosfere noir perfette per un thriller gothic (la già citata “After After”), impressionista e psichedelico nello stesso istante. Un disco che infine beneficia di tutta l’energia e vitalità offerte dal poter registrare in uno dei migliori studi analogici esistenti.

12/12/2020

Tracklist

  1. Rest in Blue
  2. You're Only You
  3. Repeater #2
  4. T.R.A.B.S.
  5. Steel Drum
  6. After After
  7. Repeater #1




Little Barrie sul web