Si tratta di una versione muscolare, incessantemente spasmodica, di digital-hardcore suonato con la filosofia del math-noise-rock. Idealmente, sono i Lightning Bolt che suonano gli Atari Teenage Riot o Alec Empire, o viceversa: un esaltante modo per maltrattarsi i timpani, come mette subito in chiaro l'iniziale "Two Wives Smoking" e la sua cascata di decibel. Il protagonista è indubbiamente il ritmo, la vera ragione d'essere di tutti gli 8 brani qui presentati e il soverchiante dominatore dello spettro sonoro, anche grazie alle distorsioni imperanti. Esso è denso, frenetico, terremotante e guida lo svolgimento delle composizioni evitando che deraglino in un indistinto assalto rumoroso, intriso di acidissima psichedelia.
Questa dimensione allucinogena riesce comunque, a fatica, a trovare il suo spazio nelle pieghe di "Ghost Flammable Latex" e sullo sfondo di "Anti Technology Website"; spunta anche nell'apertura di "Majesty Of Fake Power" e nella subdola trascendenza di "Death Art". Nell'insieme, è un velocissimo, entusiasmante scorrere di futuristici, cacofonici, aggressivi, ripetitivi brani strumentali densamente arrangiati, con risultati violenti ma anche divertenti, come è il caso della demenziale danza pigolante di "Molotov Disorder". Questa incandescente musica al neon, dominata dalla devastante presenza della drum-machine, è un monumento ultra-violento di devastante intensità che trova in "Digital Artflesh" (7 minuti e mezzo) il suo componimento esteso: un duello fra l'ondulante distorsione iniziale e l'arpeggiatore ossessivo anticipa l'assalto batteristico, variegato da droni psichedelici fino al climax finale, attraversato da graffianti dettagli jazz e un organo indiavolato.
In un certo senso, è come aver ridefinito il versante elettronico del noise, come mutazione mostruosa delle colonne sonore dei first-person-shooter, del più geometrico e frenetico rock strumentale e della soverchiante, inumana sovrastimolazione della società contemporanea. Se ne esce divertiti e sanguinanti, con un acufene a ricordarci l'esperienza.
(14/03/2020)