Dubharp

Spiral Heights

2021 (100% Silk)
etno-chillwave

Immaginate una foresta che si estende sulle rocce fino a farsi lambire dalle onde del mare, la brezza mescola il profumo del fogliame e del terriccio umido con l'acre della salsedine. Osservando di là dalla baia, si staglia in controluce il profilo di una metropoli fatta di grattacieli dalle forme bizzarre e macchine volanti le cui lucine all'imbrunire lampeggiano come lucciole nelle notti d'estate. Potrebbe essere l'ambientazione di un romanzo socio-politico, di un fumetto futuristico o di un videogioco d'avventura, ma in verità è solo la mia immaginazione.
 
Certo "Spiral Heigths" si presta particolarmente bene alla paesaggistica astratta; otto tracce che sfumano i bordi della percezione tramite un'onirica chillwave, ma con l'aggiunta di una ricca gamma di sample esotici non propriamente geo-localizzati e che possono rimandare con estetizzante vaghezza da cartolina tanto al catalogo More Rice quanto a fascinazioni sia urbane - viene in mente il progetto 2814 - che tropicali - il lavoro del duo olandese Wanderwelle ispirato dai dipinti di Paul Gauguin. Una fluttuante serie di sostenuti beat lavati da un elegante gated reverb tutto anni Ottanta danno al lavoro un tocco vagamente city pop, mentre bassi, tastiere e i ghirigori digitali di corde pizzicate costruiscono attorno un vischioso magma elettronico dalla sensazione più "suonata" e reminescente del celebre "Seek Magic" di Memory Tapes.
 
L'arte di Luke Thinnes da Denver, Colorado è già tutta nel nome: dub come tecnica sonora e harp come eterea presenza umana. Basti osservare il modo in cui le spire psichedeliche dell'apertura di "Morning Glory" vanno a infrangersi sulle seghettature ritmiche della successiva "Red Ether", creando una curiosa dicotomia dove muscoli del corpo percorsi dall'elettricità del movimento e profonda trance meditativa coabitano nello stesso spazio emotivo.
Su "Dancing Wish" sono ancora una volta gli arpeggi digitali ad accarezzare il pezzo in lungo e in largo, "Tundrastruck" ed "Escapade" sono pura distensione bucolica, mentre sul finale della title track divampa un breve ma concitato raga ritmico.
Ecco la manina del polistrumentista Laraaji sul pezzo dal titolo più esplicativo del lotto "Lyra's Ascent", mentre gli scampoli della voce senza tempo del Re del dub Lee "Scratch" Perry aleggiano come una presenza mistica su "Bamboo Cross", ancora una volta creando un paesaggio onirico e immaginario dove in verità dei Caraibi non c'è che un riverbero lontano, filtrato dalla memoria di vecchissimi reperti sonori.
 
Nella giungla dell'elettronica da Bandcamp, dove ogni settimana centinaia di uscite si accavallano le une sulle altre in un gigantesco arazzo di difficilissimo orientamento tematico, "Spiral Heights" non è che un minuscolo puntino destinato ad attrarre solo chi vi capiti sopra per caso.
Ma l'associazione al marchio 100% Silk - tramite il quale abbiamo conosciuto lavori di Octo Octa, Fort Romeau e la compianta Cherushii - può offrire un indizio importante: "Spiral Heights" non sarà un ascolto da pista da ballo, ma la sua fluttuante sezione ritmica riesce a sovvertire l'uniformità tipica dell'ambient e dei collage strumentali di concetto per creare un progetto a suo modo particolare e sicuramente degno di nota. L'invito, quindi, è di premere su "play" e vedere l'effetto che fa - magari non succede nulla, ma a lasciarsi irretire da questi gorghi sonori ci può anche scappare il disco elettronico della primavera che non sapevate di volere.

23/03/2021

Tracklist

  1. Morning Glory
  2. Red Ether
  3. Dancing Wish
  4. Tundrastruck
  5. Lyra's Ascent feat. Laraaji
  6. Spiral Heights
  7. Bamboo Cross feat. Lee "Scratch" Perry
  8. Escapade


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