Allestiti a Inglewood, California, da Ike Turner nel 1970 per farne il proprio quartier generale, i Bolic Sound erano considerati studi di registrazione all'avanguardia, dotati di attrezzature e strumentazione di primissimo livello. Oltre a ospitare le session di tutti i dischi di Ike & Tina Turner realizzati in quel periodo, compresi i primi due di Tina come solista, appena precedenti alla separazione personale e artistica fra i due, avvenuta nel 1976, i Bolic Sound vennero utilizzati da numerosi musicisti di grande fama, fra i quali Rolling Stones, Turtles, Duane Allman, Natalie Cole, George Harrison, Chaka Khan, Paul McCartney, Billy Preston, Little Richard e Bobby Womack.
Frank Zappa vi mise a punto gran parte del materiale confluito negli album "Over-Nite Sensation" (1973, il suo lavoro più black oriented) e "Apostrophe" (1974), con il contributo delle Ikettes come coriste, per l'occasione arricchite dalla presenza della stessa Tina. Successivamente al divorzio, Tina - comproprietaria degli Studios - cedette a Ike la propria quota. Negli anni successivi Ike, trovatosi in serie difficoltà economiche, cercò di vendere la struttura, ma non fece in tempo: nel 1981 venne completamente distrutta da un incendio, in circostanze mai del tutto chiarite. Evidentemente non tutto andò perso...
In questa doppia antologia sono state raccolte numerose registrazioni rare e di grande qualità incise presso i Bolic Sound dalla Ike & Tina Turner Revue, per gran parte mai edite prima. In alcuni casi si tratta di nuove versioni di brani già portati al successo dalla coppia, come le celebri "River Deep/Mountain High" e "Proud Mary", oppure reincisioni dei loro primi singoli, come "A Fool In Love" (nel 1960 rappresentò il loro fortunato esordio come duo) e "I Idolize You", qui resa in una rielaborazione dai toni confidenziali, con un assolo di chitarra dai forti connotati harrisoniani. La grinta vocale di Tina, simbolo di forza e determinazione, è sempre al centro della scena, ma in gran spolvero anche il resto della band, intenta a unire la tradizione soul e rhythm and blues con il ritmo del più contemporaneo funky e la pura energia del rock'n'roll di matrice stonesiana.
Trentasei tracce in tutto: non soltanto il trascinante funk farcito di fiati di "Shake", "Don't Fight It (Feel It)/Knock On Wood" e "You Took A Trip", ma anche il purissimo soul di "Just One More Day", il blues di "Why I Sing The Blues" e una primordiale versione di "Baby Get It On", che diventerà nel 1975 l'ultimo successo condiviso prima della separazione (finirà sul secondo album solista di Tina, "Acid Queen"). In coda, spazio a qualche registrazione live, con alcune delle cover che Ike e Tina amavano suonare: oltre a saccheggiare con gusto e rispetto il repertorio dei Beatles, ritroviamo "Honky Tonk Women" degli Stones e - di nuovo - quella "Proud Mary" che nel 1972 fruttò alla coppia un meritato Grammy Award.
23/11/2021