"Hushed And Grim" si presenta subito come un disco monolitico, suonato con una perizia tecnica decisamente superiore alla media, con quindici brani per ottantasei minuti di musica piena di riff taglienti e aggressivi. Un album che pesca a mani basse da un'infinità di generi senza apparire affatto derivativo, ma riuscendo sempre a mantenere l'idea di un'evoluzione o di una interpretazione personale dell'ascolto dei classici (da Rush ai Led Zeppelin, dagli Iron Maiden ai Dream Theater).
Dagli assoli vintage carichi di passione ("More Than I Could Chew", "The Crux") ai riff hard-psych-rock in stile Motorpsycho ("The Beast"), dai ritmi spericolati di "Teardrinker" alla velocità quasi petrucciana di "Pushing The Tides", la band mostra uno stile ormai consolidato (riff massiccio iniziale, canto, assolo e ripresa del riff) che non mostra segni eccessivi di derivatismo stucchevole, piaga assoluta di varie altre band.
In quasi un'ora e mezza di musica, i momenti più memorabili sono comuqnue i synth tipicamente prog del finale di "Skeleton Of Splendor", i ritmi hard rock di "Globbers Of Dregs" e le cavalcate di chitarra di "Pain With An Anchor", sebbene l'ascolto dell'intero Lp non faccia mai cedere alla stanchezza.
La band di Atlanta mostra come - senza inventare nulla di particolarmente innovativo - ancora nel 2021 si possano registrare album validi, con passione e una tecnica oggettivamente invidiabile.
(21/11/2021)