La collaborazione tra il marchio di Andrea e Marco Giotto e Toni Cutrone si condensa in due dilatate derive sintetiche dallo sviluppo impervio. L'attacco è altisonante, mette in scena modulazioni nervose scandite da pulsazioni di matrice industrial e spinte a metà traccia dal suono del sax verso un roboante climax conclusivo. Il flusso è ruvido e procede con una compattezza magmatica che nel secondo lato si dissolve parzialmente per aprirsi a paesaggi lisergici d'ispirazione kosmische prima di ritrovare l'aspra elettricità di correnti dirette verso oscure profondità dark-ambient. Un itinerario bipartito permeato da spessa inquietudine e alimentato da una tensione indissolubile abilmente ri-generata da variazioni di rotta e intensità. Immersivo, scabro, plasmato in modo impeccabile.
(24/01/2022)