Hold on to ur fukcing balls, this is gonna kill u
La canadese Ada Rook, metà delle Black Dresses e artista prolifica anche da solista si è già dedicata a una commistione di ritmi industriali, electro infettata di glitch, melodie sognanti e impennate di violenza, soprattutto su “shed blood” (2018, ancora come rook) e nel più recente “2,020 Knives” (2020).
Quest’ultimo è a buona ragione il punto di partenza per questo “UGLY DEATH NO REDEMPTION ANGEL CURSE I LOVE YOU”, visto che ne elabora ulteriormente la formula instabile, ampliandone lo spettro e complicando il songwriting, giungendo a una migliore sintesi, in primis in termini di scaletta: 11 brani sviluppati in 35 minuti abbondanti, mentre il predecessore ne contava 18 per 68 minuti.
Il tema della propria tormentata emotività è ancora centrale, proposto adesso con maggiori dosi di violenza, che richiamano tanto gli spasmi del metal più industriale quanto i deliri assordanti del cyber-metal, come mette subito in chiaro nell’introduzione “im cis”.
I say that none of my songs are about being trans
I wish that none of my songs were about """fucked up past"""
Everyone has fucked up pasts, it's not a free pass
La via d’uscita dall’inferno personale, ammesso che esista, è una trascinante, stratificata musica ballabile, sempre minacciata da incursioni spaccatimpani e un cantato spesso urlato e bestiale (“999999999 IN A DREAM”, “PURGATOR3Y MODULATION ENGINE”, “VANISH/DOOM”, “5H4D0W H34R7Z”). Quando spuntano le melodie, seguendo uno stile electro-pop mutante e tecnologico che potrebbe richiamare alla mente SOPHIE o Charlie XCX, queste sanno essere anche malinconiche ma raramente ricordevoli e funzionano soprattutto nel gioco di aspri contrasti, vero fulcro dell’intero album: il ritornello più immediato, quello di “UNDERNEATH IT ALL”, lo canta ASH NERVE, mentre l’unico brano completamente melodico, “night in a secret world” (non a caso l’unico che evita il capslock) potrebbe essere al massimo uno scarto dei Crystal Castles. In questo senso l’album piacerà a chi ha apprezzato “I Disagree” (2020) di Poppy, costruito su simili, intense, contrapposizioni.
Riesce, come variazione a livello d’atmosfera, la virata gotica di “COWARD 2 COWARD” e quando Ada Rook si cimenta nel rap di “XANAFALGUE” e “TRU U” si esplicita il collegamento con l'ultima Backxwash, con cui l’autrice ha già collaborato e con cui condivide una parte della propria poetica violenta e identitaria.
Vista la sua natura instabile, le impennate di aggressività feroce, i continui cambi di stile e mood, i testi densi di riferimenti a vicende personali, soprattutto alla relazione finita con l’altra metà dei Black Dresses, il minutaggio contenuto è questa volta funzionale e gradito.
L’amalgama disorientante è un ottovolante per i timpani che costringe a un ascolto attento e impegnativo, ma l’adrenalinica mistura di ritmo, passione e violenza di questo “UGLY DEATH NO REDEMPTION ANGEL CURSE I LOVE YOU” vale decisamente lo sforzo dei più impavidi, e onnivori, musicofili.
25/07/2022