High Vis - Blending

2022 (Dais)
britpop, post-punk

Nel mosaico del revival post-punk. i londinesi High Vis rappresentano una piacevole anomalia. Innamorati della scena hardcore punk americana, i cinque musicisti citano gli anni 80 con una furia e un vigore che profuma di working class e onestà intellettuale.
Cantante e autore dei testi, Graham Sayle è un indomito musicista originario del Merseyside cresciuto a New Brighton, negli High Vis non ha trovato solo dei compagni d’arte ma soprattutto degli amici che lo hanno aiutato a uscire fuori da un nichilismo emotivo frutto di anni di dolori e traumi giovanili.

Con “Blending” i cinque musicisti svelano fragilità e consapevolezza di una gioventù in preda a rabbia e incertezza, smorzando le asperità dell’hardcore punk con elementi jangle-pop e britpop stile Oasis (“Talk For Hours”) o Stone Roses (“Fever Dream”) e accenni di psichedelia in salsa Madchester (la title track).
Alla rabbia dell’esordio subentra un rigore melodico che non toglie credibilità alla proposta della band inglese: tracce come “0151” e “Trauma Bonds” sono più ricche di dolore che di rabbia, ma restano pagine taglienti di un disco non esente da incoerenze e routine (“Join Hands”).

Graham Sayle ha dichiarato che non sarà impresa facile cantare dal vivo canzoni che raccontano di amici morti per droga o in seguito a suicidio, o della scomparsa della classe operaia come realtà sociale e politica, ma dietro “Blending” c’è tanta consapevolezza nell’essere infine fortunati nel poter dare voce al proprio dolore. Un messaggio che forse non aggiunge molto alla musica degli High Vis, ma che almeno rende credibile un album quantomeno stuzzicante.

28/04/2023

Tracklist

  1. Talk For Hours
  2. 0151
  3. Out Cold
  4. Blending
  5. Trauma Bonds
  6. Fever Dream
  7. Morality Test
  8. Join Hands
  9. Shame




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