Hot Chip

Freakout/Release

2022 (Domino)
synth-pop, alt-dance

In diciott’anni di onorato servizio, gli Hot Chip si sono costruiti una reputazione che ha sempre ricercato nell’affidabilità l’arma più efficace. Intendiamoci, le scelte eccentriche inserite nel loro raffinato synth-pop screziato di alt-dance ed electro-funk non sono mai mancate e continuano a essere presenti, come apparso ben evidente, senza andare troppo a ritroso nel tempo, già solo nell’avventuroso “A Bath Full Of Ecstasy” del 2019.
Nessuna preoccupazione, pertanto, se il nuovo progetto intitolato “Freakout/Release” parte con dei presupposti che traggono spunto da sentimenti di frustrazione e malcontento, situazioni che il frontman Alexis Taylor (la sua voce suadente non cede al richiamo del tempo), Joe Goddard e Al Doyle hanno cercato di elaborare durante il periodo pandemico, sintetizzandole in una frase molto chiara e diretta inserita nella title track, nella quale s’intuisce che se dapprima la creazione di nuova musica era per loro la miglior via di fuga dalla realtà, ora ne è diventata la dimensione vitale.

“I Need An Escape And Some Primitive Healing” è un altro verso significativo estratto dal brano che fornisce il titolo all’album, a conferma definitiva del nuovo status, una traccia che grazie ai groove techno-punk offerti dalla produzione dei Soulwax, aggiunge quel tocco d’improvvisazione che, se inserito in sensibilità pop sempre molto attente a non lasciare sbavature, si fa apprezzare, alla lunga, con elasticità considerevole.
L’eleganza e la fruibilità dell’indietronica degli Hot Chip si palesa senza intoppi sia in episodi di presa quali “Down” (introdotta dalle note di “More Than Enough” della Universal Togetherness Band), la solare quintessenza di “Eleanor” e l’ondivaga e accurata palette di “Guilty”, che in sequenze più misurate (“Time”, “Not Alone” e l’onirica “Out Of My Depth”).
I featuring di Lou Hayter (tastierista dei New Young Pony Club) nella cupa "Hard To Be Funky" e del rapper canadese Cadence Weapon nella politicizzata “The Evil That Men Do” aggiungono ulteriori fragranze di diversa estrazione al godibile aplomb previsto dalla formazione inglese.

In un disco dove comunque s’incontra anche qualche passo rivedibile (“Broken” e “Miss The Bliss”), forse perché troppo standardizzato e privo di picchi di rilievo, all’interno di un novero composto da idee decisamente più strutturate, gli Hot Chip dimostrano di saper offrire un perfetto mix di hit radiofoniche, abbandoni edonistici e addolcita introspezione: l’ennesimo colpo lanciato molto vicino al centro del bersaglio per un gruppo ormai considerato una vera e propria certezza del settore.

21/08/2022

Tracklist

  1. Eleanor
  2. Freakout/Release
  3. Broken
  4. Not Alone
  5. Hard To Be Funky
  6. Time
  7. Miss The Bliss
  8. The Evil That Men Do
  9. Guilty
  10. Out Of My Depth


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