Gli Alexandr sono un trio francese formato da Stephen Fozard (voce e chitarra), Nick D'Arcy (chitarra e synth) e Nicolas Beyer (basso), autore di due Ep in chiave elettro-pop tipicamente British (Nick e Stephen hanno origini inglesi) e ora giunto all'atteso esordio su Hot Puma.
Superfluo divagare o cercare inutili giustificazioni concettuali: il trio degli Alexandr scopre subito le proprie carte con il primo dei dieci brani del suo album d'esordio: una data, "1996", e una certezza: l'indie-pop anni 90 come punto di riferimento di "Aloners To The World".
Il trio sfoggia un set di canzoni amabile e ricco di preziosi riferimenti ai New Order ai Tears For Fears, ai Lightning Seeds e, perché no, agli House Of Love e ai Pale Saints, una scelta consolidata dalla presenza al mixer di Adrian Bushby (New Order, Enemy, Foo Fighters, Muse).
Esibite le credenziali con il carino elettro-pop di "1996", gli Alexandr giocano piacevolmente con il citazionismo, prima con un intreccio tra voci, chitarre tardi anni 80 ed elettronica in stile Tears For Fears (peraltro evocati anche nel titolo "Change"), poi celebrando l'edonismo della dance culture anni 90 in "B.O.Y. (Because Of You)", con i Pet Shop Boys pericolosamente dietro l'angolo, sfiorando la levità dell'italodisco in "Not Giving Up".
Tanta leggerezza e l'eccesso di citazionismo sono un mix potenzialmente soggetto a due reazioni-valutazioni da parte dell'ascoltatore: può provocare repulsione e orticaria per la futilità della proposta o apprezzamento per la riuscita messa in scena.
Le vibrazioni wave di "Read In My Eyes" (Depeche Mode?), il fascino britpop di "The Center Of The Universe" (Noel Gallagher morirà d'invidia), il timbro cupo e profondo di "Stop Rolling The Dice" e il trascinante dance-pop-rock di "Dreaming" la dicono lunga sull'abilità dei tre musicisti nel forgiare intelligenti bignami vintage.
Con "Aloners To The World" il trio parigino si muove con agilità nella musica pop anni 80 e 90. Scrittura, arrangiamenti e armonie vocali sono incastrati con leggerezza e perfezione. Nulla di nuovo o particolarmente originale, ma ci sono un'indubbia freschezza e un'onestà artistica che stuzzicheranno l'attenzione dei nostalgici del pop di qualche anno fa.
13/08/2023